Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] e in genere officiate, almeno in origine, da gesuiti, cioè dalla Compagnia di G.: per es., la chiesa del G., o assol. il G., da cui anche Piazza del G., a Roma, Largo del G., a Napoli, ecc.).
Il termine Cristo è propriamente apposizione e significa ...
Leggi Tutto
Botanica
Nome comune del genere Triticum (famiglia Poacee) e delle sue cariossidi, la cui coltivazione risale a epoca preistorica.
Caratteristiche
Al genere Triticum appartengono piante annue con radici [...] in gran parte assorbite da paesi emergenti che necessitano di aumenti cospicui dei consumi alimentari.
Astronomia
G. (o perle) di Baily
La serie di punti luminosi o di punti oscuri che si vedono talvolta al principio e alla fine di un’eclisse totale ...
Leggi Tutto
La condizione (detta anche gestazione) della donna, e in genere delle femmine dei Mammiferi, nel periodo che va dall’inizio del concepimento al parto (o comunque all’espulsione del feto), e la durata stessa [...] per stabilire l’epoca del parto, la maturità presunta del feto, per problemi inerenti a eventuali malattie associate o proprie della g., per ragioni medico-legali ecc. In via presuntiva si inizia il computo dal primo giorno dell’ultima mestruazione ...
Leggi Tutto
Nato in un medesimo parto; per estensione si dice di cose appaiate o, più raramente, simili di forma, e con la stessa destinazione.
Biologia
In alcune specie di Mammiferi nasce, di regola, un solo figlio [...] quello solidale con l’astronave deve necessariamente subire delle accelerazioni.
Medicina
In anatomia, col nome di g. o muscoli g. si indicano due muscoli appartenenti alla medesima regione anatomica e affini per forma, disposizione, struttura ...
Leggi Tutto
Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] eguale a I(I+1), dove I è un numero intero o semintero; b) una sola delle sue tre componenti, diciamo Iz, G; se il n. è ridotto al solo elemento neutro di G, si ha addirittura un isomorfismo tra G e G′ o, più esattamente, tra G e quella parte di G ...
Leggi Tutto
Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] la differenza maschile-femminile non coincide necessariamente con la differenza maschio-femmina, poiché le caratteristiche di g. (o stereotipi) sarebbero frutto di una costruzione culturale. Elaborati per contestare le teorie che considerano naturali ...
Leggi Tutto
Arte e architettura
Ambiente di forma allungata destinato a servire come elemento di comunicazione fra ambienti contigui, oltre che a particolari funzioni.
Nelle chiese bizantine e preromaniche una g., [...] , tra cui i tipi più diffusi sono la g. ad arco elettrico, la g. a plasma, il tubo d’urto, la g. ad urto, la g. a cannone.
G. idrodinamiche
La g. idrodinamica, detta anche tunnel idrodinamico o tubo di cavitazione, ideata all’inizio del 20 ...
Leggi Tutto
In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] prima categoria appartengono i geni codificanti proteine, che costituiscono una piccola parte del g. e che possono essere singoli e localizzati in tutto il g. o raggruppati in famiglie geniche. Parecchi tipi di proteine sono codificati da famiglie di ...
Leggi Tutto
Precursore di Gesù, predica la conversione e l'amore del prossimo perché è vicino il regno dei cieli e impartisce ai discepoli il battesimo (onde il soprannome) di conversione in remissione dei peccati [...] dobbiamo attenderne un altro?" (Matteo 11, 2-19; Luca 7, 18-33); atto diversamente interpretato dagli esegeti (dubbio autentico di G. o mezzo perché i discepoli si convincessero della messianità di Gesù?). Ma è notevole nei Vangeli la cura con cui è ...
Leggi Tutto
Astronomia
Stella v. o, semplicemente v., è ogni stella il cui splendore non rimane costante nel tempo. Vengono considerate v. soltanto le stelle soggette a variazioni di luminosità intrinseche: non rientrano [...] . SR) e irregolari (L) costituiscono un insieme molto eterogeneo. In generale, si tratta di stelle giganti o supergiganti, dei tipi spettrali intermedi (F, G) o avanzati (K, C, M, S). Si distinguono in varie classi, a seconda della forma delle curve ...
Leggi Tutto
g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...