Matematico e filosofo (Brno 1906 - Princeton 1978). Libero docente di matematica all'univ. di Vienna (1933-38), fu uno degli studiosi che si riunivano attorno a M. Schlick nel Verein Ernst Mach, poi (1929) denominato Wiener Kreis. Dopo il 1938 emigrò negli USA, di cui prese la cittadinanza nel 1948. È stato membro permanente (dal 1946) dell'Institute for advanced study (Princeton) e dell'Association ...
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godelizzazione
gödelizzazióne 〈g✄ödël-〉 [Dal cognome di K. Gödel] [ALG] [FAF] Tecnica in uso nella logica matematica, consistente nell'associare un numero intero (numero di Gödel) a ogni espressione [...] rispettiv. al primo, al secondo, al terzo, ... segno di A; ebbene, all'espressione A si può far corrispondere il numero di Gödel di A: g(A)=2n1 3n2 5n3 7n4 .... Viceversa, ogni numero intero che, scomposto in fattori primi, dia luogo unicamente a ...
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ricorsivamente
ricorsivaménte [Der. di ricorsivo "in maniera ricorsiva"] [ALG] Insieme r. enumerabile: v. Gödel, teorema di: III 57 b. ◆ [ALG] Nozione non r. enumerabile: v. Gödel, teorema di: III 54 [...] f ...
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creativo
creativo [Der. del lat. creare "relativo al creare"] [ALG] Insieme c.: tipo di insieme ricorsivamente enumerabile: v. Gödel, teorema di: III 57 d. ...
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categoricita
categoricità [Der. di categoria] [ALG] Unicità della scelta degli assiomi di una teoria a meno di isomorfismi: v. Gödel, teorema di: III 54 d. ...
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m-completo
m-complèto 〈èmme-〉 [agg. Comp. del simb. m e completo] [ALG] Insieme m.: tipo particolare di insieme ricorsivamente enumerabile: v. Gödel, teorema di: III 57 d. ...
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numerativo
numerativo [agg. Der. di numerare (→ numeratore)] [FAF] In un linguaggio, le parole (dette anche, assolut., numerali s.m.) indicanti entità numeriche: v. Gödel, teorema di: III 55 c; comprendono [...] sia aggettivi che sostantivi e avverbi e, a seconda della funzione, si distinguono in: cardinali (uno, due, tre, ...); ordinali (primo, secondo, terzo, ...) e distributivi (per es., lat. bini "a due a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] si afferma che il teorema del punto fisso venne notato per la prima volta nel 1934 da Carnap. Esso, comunque, fu formulato da Gödel nel 1934 e in seguito ripreso da Rosser nel 1939, ma il suo uso è diventato standard solo a partire dall'articolo di ...
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Skolem Thoralf Albert
Skolem 〈skùulem〉 Thoralf Albert [STF] (Sandsvær 1887 - Oslo 1963) Prof. di matematica nell'univ. di Oslo (1938). ◆ [ALG] [FAF] Paradosso di S.: v. Gödel, teorema di: III 54 f. ◆ [...] [ALG] [FAF] Teoremi di Löwenheim-S.: v. logica: III 485 e ...
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godeliano
‹ġö-› agg. – Relativo al matematico Kurt Gödel (1906-1978) e alla sua opera: teoremi g., o prove di Gödel, le dimostrazioni, da lui formulate, dell’incompletezza di qualsiasi assiomatizzazione della teoria dei numeri, dell’impossibilità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...