Imperatore romano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] e sociale, mentre i prodromi della suddivisione già s'intravedono nel progetto di assegnare ai due figli e successori, Caracalla e Geta, due capitali e due senati, Roma e Antiochia (o Alessandria). Il tentativo di S. S. di portare a fondo la lotta ...
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MENANDRO (XXII, p. 839)
Luigi MORETTI
L'opera di M. ci è ora meglio nota, soprattutto per la scoperta di una intera sua commedia in 969 versi, il Δύσκολος (o Μισάνϑρωπος), rappresentato vittoriosamente [...] figli, Gorgia con la madre e la sorellastra, e persino Cnemone che finisce col cedere ai lazzi e agli inviti di Geta, servo di Callippide, e del cuoco Sicone. La commedia è indubbiamente gracile, ed efficace è solo la caratterizzazione del vecchio ...
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Auriga era chiamato chiunque guidasse, uomo o donna, casualmente, per professione, liberto, schiavo o proprietario. I cocchieri erano più spesso designati dal nome del veicolo: p. es., cisiarius da cisium [...] v'era l'auriga Eutychus, per i cui cavalli i pretoriani dovettero costruire una stalla. Anche L. Vero, Commodo, Caracalla, Geta, Elagabalo ebbero grande predilezione per l'aurigatio e gli aurighi. Sebbene di solito i premî degli aurighi fossero di ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] .
Come già aveva visto A.M. Salvini (cfr. Tanturli, 1980, p. 137), al G. si devono diciotto ottave aggiunte al poemetto Geta e Birria; le ha pubblicate Lanza (1971, pp. 303-306) traendole dal codice Ricc. 1592 della Riccardiana.
Presso l'Archivio di ...
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Antica città del Peloponneso, in Argolide, di cui restano le rovine nel luogo detto ora Volimotí, su una collina dominante la strada da Corinto ad Argo, distante 80 stadî da Corinto, 120 da Argo. Del tempio [...] a poco a poco la città perde importanza, pur mantenendo una fiorente monetazione, specialmente nel tempo da Commodo a Geta. Nel Medioevo la popolazione si trasferì a Klénia.
Bibl.: H. G. Lolling, Hellenische Landeskunde, Nördlingen 1899, p. 161; J ...
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Vedi MADABA dell'anno: 1961 - 1995
MADAΒA (Μήδαβα, Madaba; v. vol. IV p. 760)
M. Piccirillo
Città dell'altopiano di Moab, nell'odierna Giordania, 30 km a S di Philadelphia ('Ammān) sul percorso della [...] Traiano nel 105-106 d.C. La città coniò moneta in bronzo al tempo degli imperatori Settimio Severo, Caracalla, Geta e Alessandro Severo. Le tipologie raffigurate sul rovescio di tali monete sono principalmente tre: l'Helios dei Medabeni (μηδαβων ...
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MAURETANIA (Mauretania, Μαυρουσία)
Pietro Romanelli
È la regione più occidentale dell'Africa settentrionale, corrispondente oggi al Marocco e a una parte dell'Algeria. Invero il nome ha avuto anche in [...] più lontane. Nel 41-42 C. Svetonio Paolino oltrepassava, combattendo, la catena dell'Atlante; il suo successore Cn. Osidio Geta, avanzatosi verso sud, in regione deserta e arida, veniva salvato dalle critiche condizioni in cui il nemico e la penuria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo che invecchia: la crisi e la sua interpretazione
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la sempre più incerta [...] ammirare ancora oggi nel Foro Romano. Più tardi a Settimio è riservata un’ultima campagna militare. Accompagnato dai due figli Caracalla e Geta, si reca in Britannia nel 208 per tentare di porre un freno alle scorrerie dei Caledoni e dei Meati. Non è ...
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SETTIMIO SEVERO (L. Septimius Severus Pertinax)
H. P. L'Orange
Imperatore romano, nato a Leptis Magna nel 146 d. C. da famiglia dell'ordine equestre.
Percorse la carriera senatoria; ebbe nel 191 il governo [...] di Severo è ben conservata. Egli, paludato nella toga, sacrifica agli dei alla presenza di Giulia Domna e del figlio Geta. Quest'ultima figura è ormai irriconoscibile essendo stato scalpellata dopo che Caracalla lo aveva fatto assassinare. Sull'arco ...
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FIOCCO, Pietro Antonio
Salvatore De Salvo
Nacque a Venezia il 3 febbr. 1654 (1653 more veneto) da Giacinto e da Angela Giugli. Fin da giovane fu avviato allo studio della musica, probabilmente dal padre, [...] Taxis, presso il quale il musicista aveva trovato protezione. Nell'agosto dello stesso anno compose il prologo per il dramma Geta di N. de Péchantrés, che venne eseguito alla corte reale. La composizione di prologhi per opere di altri autori, allora ...
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geto2
gèto2 s. m. – Appartenente ai Geti (lat. Getae, gr. Γέται, antica popolazione tracia della bassa valle del Danubio, talora identificata coi Daci.