Fiorda, Nuccio (propr. Giuseppe)
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Civitanova del Sannio (Isernia) il 17 febbraio 1894 e morto a Roma il 14 dicembre 1975. Musicista di vasti orizzonti culturali, legato [...] (1940) di Vittorio De Sica, oltre a L'anonima Roylott (1936) di Raffaello Matarazzo, in cui tornò a utilizzare suggestioni futuriste, e Fedora (1942) di Camillo Mastrocinque, dove si trattò di adattare la musica dell'opera omonima di U. Giordano. Al ...
Leggi Tutto
GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] sepolto di G. Ungaretti, altri ancora ne individuano l'origine proprio fra A. Palazzeschi e il G., fra G. Gozzano e i futuristi, in una zona, cioè, "che in parte avversa e in parte accoglie temi e linguaggi del cosiddetto decadentismo" (Fortini, p. 3 ...
Leggi Tutto
DUDREVILLE, Leonardo
Paolo Thea
Figlio di Giuseppe e di Leonilde Madalena, nacque a Venezia il 4 apr. 1885 e in questa città trascorse l'infanzia. Nel 1902 troncò gli studi classici a cui il padre magistrato [...] d'animo e il colore (Thea, 1987, p. 87). Dopo la prima mostra la formazione si sfasciò. Sant'Elia passò al gruppo futurista mentre Funi accusò il D. di volere per sé tutta la gloria: l'esposizione non fu riproposta in altre città italiane e della ...
Leggi Tutto
GALANTE, Nicola
Maria Teresa Roberto
Nacque a Vasto, in Abruzzo, il 7 dic. 1883 da Luigi, falegname, e da Rosa Raiani. Perfezionatosi in ebanisteria alla scuola di arti e mestieri di Chieti, nel 1907 [...] Espansioni (Guasco, 1974, nn. 27, 31-33). I rapporti epistolari con E. Prampolini e U. Boccioni confermano la contiguità con il futurismo del G., che nel 1915, prima di partire per il fronte, passò per Firenze dove incontrò Soffici, G. Papini e G ...
Leggi Tutto
PAVOLINI, Corrado
Gianfranco Pedullà
PAVOLINI, Corrado. – Nacque a Firenze l’8 gennaio 1898 da Paolo Emilio e Margherita Cantagalli.
Oltre che dall’importante opera culturale svolta dal padre o dal [...] Fra gli anni Venti e Trenta fu inoltre molto attivo anche nel campo della critica d’arte: nel saggio Cubismo, futurismo, espressionismo (Bologna 1926), oltre a fornire una prima rassegna critica di quei movimenti, emerge la sua personalità divisa fra ...
Leggi Tutto
BACCI, Baccio Maria
Susanna Zatti
Nacque a Firenze l'8 genn. 1888 da Adolfo e Vittoria Riboldi. Discendente di una famiglia di artisti - sia il padre sia il nonno Carlo erano pittori, come pure i cugini [...] commercio; quindi, l'anno successivo, andò a Parigi ospite di R. Paresce e visse la stagione del cubismo e dei fermenti futuristi, grazie ai frequenti contatti con G. Apollinaire e G. Severini.
Ritornato per motivi di salute alla fine d'aprile 1913 a ...
Leggi Tutto
CREMONA, Italo
Albino Galvano
Figlio di Antonio, medico, e di Marianna Pasciutti, nacque a Cozzo Lomellina (Pavia) il 3 apr. 1905; trasferitasi la famiglia a Torino nel 1911, vi compì gli studi classici [...] ".
Questa indipendenza lo tenne ben distinto dai due principali gruppi "d'avanguardia" operanti allora a Torino: i "secondi futuristi" e i "sei pittori di Torino" patrocinati da Persico e Lionello Venturi, in una posizione singolare e personalissima ...
Leggi Tutto
Blasetti, Alessandro
Stefania Carpiceci
Regista e critico cinematografico, nato a Roma il 3 luglio 1900 e morto ivi il 1° febbraio 1987. Uomo di cinema a tutto campo, rivelò un talento naturale in molti [...] Caserini e di Lucio d'Ambra. Nel 1923-24 iniziò, invece, l'attività giornalistica a "L'Impero" di Roma, diretto dagli ex futuristi E. Settimelli e M. Carli, dove si occupò, inizialmente, di teatro e di operetta, per poi inaugurare, dal 1925, la prima ...
Leggi Tutto
GROSSO, Orlando
Monica Vinardi
Nacque a Genova il 10 genn. 1882 da Francesco Giacinto, discendente di una famiglia di ceramisti albisolesi, e da Maria Galli.
Dopo aver compiuto gli studi classici, dal [...] quotidiano Corriere di Genova, e, inviato alla Biennale di Venezia, vi conobbe U. Boccioni, entrando in contatto con gli ambienti futuristi.
Si unì ai giovani artisti genovesi del gruppo di Albaro (Giubilei, 1990, p. 28). Nel 1908 risultò idoneo nel ...
Leggi Tutto
GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] Malerba, M. Sironi, U. Oppi e A. Bucci).
Il fine di tale movimento, che nasceva dunque da una costola del futurismo più moderato, doveva essere la rifondazione della pittura sulla base di uno stile compatto, scarno, quasi monumentale, in certo senso ...
Leggi Tutto
futuribile
futurìbile s. m. e agg. [der. di futuro]. – 1. agg. Che può accadere, che può verificarsi nel futuro; che si ritiene possibile o attuabile in un futuro più o meno vicino: un’idea f.; realtà f.; una pace f.; modelli f. di vita. 2....
futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all’estetismo dannunziani. Attraverso...