Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] 1911 (trad. it. in "Cinema nuovo", 1973, 225, pp. 370-71).
F.T. Marinetti et al., La cinematografia futurista, in "L'Italia futurista", 1916, 9.
L. Delluc, Photogénie, Paris 1920, poi in L. Delluc, Écrits cinématographiques, 1° vol., Le cinéma et ...
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Léger, Fernand
Gianni Rondolino
Pittore, scenografo, costumista, cineasta francese, nato ad Argentan (Orne) il 4 febbraio 1881 e morto a Gif-sur-Yvette il 17 agosto 1955. I suoi rapporti con il cinema [...] Korda gli diede l'incarico di disegnare le scenografie e i costumi per il film Things to come (1936; La vita futura) di William Cameron Menzies, da lui prodotto, ma le riprese ritardarono e nacquero contrasti con la produzione. Dieci anni più tardi ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] M. Ejzenštejn, ma è presente in varia forma nelle linee programmatiche di tutte le avanguardie storiche, dal Futurismo alla Prima avanguardia francese (v. Impressionismo), dal Dadaismo al Surrealismo, dall'Avanguardia russa e sovietica allo stesso ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] opprimenti, a favore di una rivendicazione di libertà. Nel tratteggiare i lineamenti di un teatro del futuro, per esempio, i futuristi italiani (futurismo) inneggiano a un tipo di teatro che abbia al centro effetti di comicità, di eccitazione anche ...
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Trauberg, Leonid Zacharovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico ucraino, nato a Odessa il 17 gennaio 1902 e morto a Mosca il 14 novembre 1990. Il nome di T. resta indissolubilmente [...] al pubblico che il teatro era morto e che i feksy lo avevano fatto risorgere. I feksy erano strettamente legati al Futurismo, in particolare a F.T. Marinetti. Forse per questo nel 1927 si sarebbero rivolti a Vladimir V. Majakovskij per chiedergli di ...
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Metropolis
Paolo Bertetto
(Germania 1925-26, 1927, colorato, 166m a 22 fps, 128m a 22 fps nell'edizione restaurata); regia: Fritz Lang; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Thea von Harbou; [...] : Otto Hunte, Erich Kettelhut, Karl Vollbrecht; costumi: Aenne Willkomm; musica: Gottfried Huppertz.
Metropolis è una città del futuro, caratterizzata da un forte sviluppo tecnologico e da una netta contrapposizione tra la classe dei lavoratori e ...
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Ejchenbaum, Boris Michajlovič
Pietro Montani
Teorico e storico russo della letteratura e delle arti, nato a Krasni il 4 ottobre 1886 e morto a Leningrado il 24 novembre 1959. Nel 1918 aderì alla Società [...] , il discorso cinematografico si serve anche di componenti di senso che, parafrasando un concetto della poetica del futurismo, E. definisce zaumnye, cioè dotati di una particolare significanza che, senza contestarne la natura costruttiva, va "oltre ...
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Hunte, Otto
Alessandro Cappabianca
Scenografo tedesco, nato ad Amburgo il 9 gennaio 1881 e morto a Berlino nel 1960. Contribuì al successo del cinema tedesco degli anni Venti ideando le scenografie [...] : i quartieri operai sono caratterizzati da volumi squadrati, cubici, senza decorazioni; nei quartieri dei ricchi imperversano Futurismo ed Espressionismo, tra grattacieli e incroci aerei di strade sopraelevate lungo le quali sfrecciano automobili ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] 1970 (trad. it. 7 voll., Venezia 1981-1997).
A.M. Ripellino, Il trucco e l'anima, Torino 1965.
V. Markov, Il futurismo russo, Torino 1968.
Le poetiche russe del Novecento: dal simbolismo alla poesia proletaria, a cura di G. Kraiski, Roma-Bari 1968.
I ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] Finley, cercando di disporre le parole in modo da formare figure, sembra richiamarsi a metodi usati dal dadaismo, dal futurismo e dal poeta americano E. E. Cummings. Senonché esso è fuori delle attuali direzioni prevalenti della poesia inglese. Poeti ...
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futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all’estetismo dannunziani. Attraverso...
futuribile
futurìbile s. m. e agg. [der. di futuro]. – 1. agg. Che può accadere, che può verificarsi nel futuro; che si ritiene possibile o attuabile in un futuro più o meno vicino: un’idea f.; realtà f.; una pace f.; modelli f. di vita. 2....