Grafica editoriale
Silvia Monaco
Rinnovamenti
L’ultimo decennio ha rappresentato per la grafica editoriale, al di là delle diverse concezioni espressive, un periodo di maturazione per quanto riguarda [...] .
Il libro. Avvertenze per l’uso, a cura di M. Accardi, Palermo 2006.
V. Sabadin, L’ultima copia del «New York Times». Il futuro dei giornali di carta, Roma 2007.
AGI. Graphic design since 1950, ed. B. Bos, E. Bos, London 2007 (trad. it. Milano 2008 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di guerra, nello specifico quella che tratta dei due grandi conflitti [...] per Johnny l’impossibilità di un’interpretazione di quanto sta avvenendo e la mancanza di speranza per un qualche futuro. Sembrerebbe rimanere solo una testarda aspettazione della morte, quella del protagonista e dei suoi compagni, nel vuoto dell ...
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CADORIN, Guido
Valerio Terraroli
Nacque a Venezia il 6 giugno 1892, undicesimo figlio di Vincenzo, intagliatore ed ebanista (cfr. la voce in Diz. biogr. degli Ital., XVI, pp. 96 s.) e di Matilde Rocchin. [...] ben avviato alla conoscenza di alcune tecniche artistiche, il C. si iscrisse al ginnasio "Marco Polo", dove conobbe il futuro architetto e cognato Brenno Del Giudice; negli stessi anni frequentò la Scuola libera del nudo, pur non essendo iscritto, e ...
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SAVELLI, Angelo
Piergiorgio Dragone
– Nacque a Pizzo (Vibo Valentia) il 30 ottobre 1911, secondogenito di Giorgio (1873-1952), farmacista, e di Maria Virginia Barone (1884-1966). Ebbe quattro tra [...] artificiose contrapposizioni. Difese la propria autonomia di ricerca, e approfondì il ruolo della luce in pittura, ripensando al Futurismo ma pure alla considerazione che Ferrazzi aveva per Seurat.
Sin dalla prima mostra dell’Art Club, nel 1945 ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] di cui A. Ginna si assunse la funzione di coordinatore tecnico, ma che va considerato come opera collettiva del gruppo dei futuristi di Firenze. È rimasto invece Thaïs realizzato nel 1917 da Anton Giulio Bragaglia, che fu confuso per molti anni con ...
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LUCIANI, Sebastiano Arturo
Anna Ficarella
Nacque ad Acquaviva delle Fonti, presso Bari, il 9 giugno 1884 da Michele e da Giuseppa Gissi. Compì la sua formazione musicale dapprima a Napoli, dove studiò [...] La ricerca teorica nell'Italia del primo Novecento, in Riv. italiana di musicologia, XXX (1995), 1, pp. 175-211; S. Bianchi, La musica futurista. Ricerche e documenti, Lucca 1995, pp. 234-240; F. Bolzoni, Omaggio a un pioniere: S.A. L., prefaz. a S.A ...
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DAZZI, Arturo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Figlio di Lorenzo e di Amalia Castelpoggi, nacque a Carrara il 13 genn. 1881.
Il padre, che era proprietario di cave di marmo e aveva un laboratorio per [...] e a mediare fra modernità e classicismo. Ma dalla formazione verista e accademica il D. passò, senza aderire al futurismo, a una "simpatia" per le tematiche metafisiche; amico di Carrà, ne seguì il percorso dalla metafisica al Novecento. Nel ...
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GUERRINI, Giacomo (Mino)
Francesca Franco
Nacque a Roma il 16 dic. 1927, figlio primogenito di Giulio, ufficiale di carriera, e Lola Cohen, ebrea di origine tunisina. Tra il 1943 e il 1945 la famiglia [...] U. Berbaconi, tra i firmatari dell'articolo Quarant'anni di arte astratta in Italia, che riconosceva il ruolo giocato dal futurismo nello sviluppo dell'arte astratta (II [1951], 4, pp. 45-53). Nel febbraio 1950 lavorò agli allestimenti decorativi per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tentare una ricognizione a largo raggio della storia del design è piuttosto pericoloso; [...] , capace di operare in una dimensione individuale proiettandola in un contesto universale.
Proprio per questo il futurismo italiano, come il costruttivismo russo e il neoplasticismo olandese non rinunciano a confrontarsi con la dimensione abitativa ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] l'elogio dell'occhio meccanico ‒ a cui V. si abbandona spesso nei suoi scritti programmatici ‒ non è, come nel Futurismo italiano, pura e semplice apologia della macchina, ma si giustifica a partire da un principio conoscitivo: il Kinoglaz può far ...
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futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all’estetismo dannunziani. Attraverso...
futuribile
futurìbile s. m. e agg. [der. di futuro]. – 1. agg. Che può accadere, che può verificarsi nel futuro; che si ritiene possibile o attuabile in un futuro più o meno vicino: un’idea f.; realtà f.; una pace f.; modelli f. di vita. 2....