Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] M. Ejzenštejn, ma è presente in varia forma nelle linee programmatiche di tutte le avanguardie storiche, dal Futurismo alla Prima avanguardia francese (v. Impressionismo), dal Dadaismo al Surrealismo, dall'Avanguardia russa e sovietica allo stesso ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] Malerba, M. Sironi, U. Oppi e A. Bucci).
Il fine di tale movimento, che nasceva dunque da una costola del futurismo più moderato, doveva essere la rifondazione della pittura sulla base di uno stile compatto, scarno, quasi monumentale, in certo senso ...
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RANZONI, Daniele
Filippo Maria Ferro
– Nacque a Intra, sul lago Maggiore, il 3 dicembre 1843 da Francesco e da Elisabetta Franzosini, quartogenito di sei figli, in un’umile famiglia alla quale rimase [...] , Novara 2010, pp. 247-257); A.P. Quinsac, D. R., catalogo ragionato dei dipinti e dei disegni, Milano 1997; Dalla Scapigliatura al Futurismo (catal.), a cura di F. Caroli - A. Masoero, Milano 2001, pp. 25, 72-81; G. Bora et al., I luoghi dell’arte ...
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GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] W. Heister, "Scrigno dei suoni" e "Chiarore dell'utopia". Aspetti dell'opera di A. G., ibid., 33, pp. 117-132; D. Iotti, "Il futuro della tua grazia", in E chi è passato resta per memoria, Reggio Emilia 1990, pp. 13-20; A.M. Morazzoni, … La memoria e ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] opprimenti, a favore di una rivendicazione di libertà. Nel tratteggiare i lineamenti di un teatro del futuro, per esempio, i futuristi italiani (futurismo) inneggiano a un tipo di teatro che abbia al centro effetti di comicità, di eccitazione anche ...
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PURICELLI, Piero
Gian Luca Podestà
PURICELLI, Piero. – Nacque a Milano il 4 aprile 1883, da Angelo, imprenditore del settore stradale, e da Carlotta Combi.
Laureatosi nel 1906 in ingegneria meccanica [...] .
Puricelli è indissolubilmente legato al mito della modernità e della velocità, concepito dal duce (e dal futurismo) per rappresentare idealmente la rapidità del tempo nuovo plasmato dalla rivoluzione fascista, ed evidenziare la lontananza siderale ...
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PISTOI, Luciano. –
Francesca Franco
Nacque a Roma il 30 gennaio 1927 da Silvio, ferroviere, e da Concetta Parri, originari entrambi della Toscana. A Torino, dove la famiglia si era trasferita, frequentò [...] .: S. Vertone, Galleristi: L. P., in Il giornale dell’arte, VI (1988), 60, pp. 110 s.; A. Lugli, L. P., l’uomo che guarda al futuro ha lo sguardo lieto, in Il giornale dell’arte, Torino, X (1992), 98, pp. 50 s.; Le gallerie d’arte a Torino, 1950-1970 ...
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MELONI, Gino
Francesco Franco
– Nacque a Varese il 29 apr. 1905 da Cesare e da Emilia Mentasti. A sei anni si trasferì con la famiglia a Lissone. Tra il 1923 e il 1928 frequentò l’istituto d’arte di [...] . erano Giotto, Lorenzo Lotto, il Tintoretto (Iacopo Robusti) e gli espressionisti tedeschi; successivamente studiò anche il futurismo milanese e il surrealismo. Nel 1948, alla galleria Borromini di Milano, conobbe personalmente A. Savinio, M. Sironi ...
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Trauberg, Leonid Zacharovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico ucraino, nato a Odessa il 17 gennaio 1902 e morto a Mosca il 14 novembre 1990. Il nome di T. resta indissolubilmente [...] al pubblico che il teatro era morto e che i feksy lo avevano fatto risorgere. I feksy erano strettamente legati al Futurismo, in particolare a F.T. Marinetti. Forse per questo nel 1927 si sarebbero rivolti a Vladimir V. Majakovskij per chiedergli di ...
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Metropolis
Paolo Bertetto
(Germania 1925-26, 1927, colorato, 166m a 22 fps, 128m a 22 fps nell'edizione restaurata); regia: Fritz Lang; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Thea von Harbou; [...] : Otto Hunte, Erich Kettelhut, Karl Vollbrecht; costumi: Aenne Willkomm; musica: Gottfried Huppertz.
Metropolis è una città del futuro, caratterizzata da un forte sviluppo tecnologico e da una netta contrapposizione tra la classe dei lavoratori e ...
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futurismo
s. m. [der. di futuro]. – Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F. T. Marinetti in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all’estetismo dannunziani. Attraverso...
futuribile
futurìbile s. m. e agg. [der. di futuro]. – 1. agg. Che può accadere, che può verificarsi nel futuro; che si ritiene possibile o attuabile in un futuro più o meno vicino: un’idea f.; realtà f.; una pace f.; modelli f. di vita. 2....