. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] (miṣr, plur. amṣār) di al-Kūfah e di al-Baṣrah nella Babilonide, quello di al-Urdunn (Giordano) in Palestina, quello di al-Fusṭāṭ in Egitto, come più tardi sorgerà quello di al-Qairawān in Tunisia, e molti di essi si trasformeranno poi in città, le ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] può essere citata la Sala Nuziale presso la chiesa di San Giorgio al Cairo (cfr. U. Monneret de Villard, Note stor. sulle chiese di al-Fusṭāṭ, in R. Accad. naz. dei Lincei, serie 6ª, V [1929] fasc. 7-10).
Gli edifizî più tardi, dal sec. XV in poi, al ...
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PITTURA - Islam
M.V. Fontana
La p. non trova, nell'ambito dell'arte islamica, la medesima importante collocazione di cui gode in altre culture, sia occidentali sia orientali. Se e quanto un movimento [...] una tecnica mista, cioè con le teste in legno e i corpi dipinti, secondo quanto riferisce Maqrīzī (1363-1442). Nell'area del Fusṭāṭ, non lontano dalla moschea di Shaykh Abū'l-Sa῾ūd, vennero alla luce dei bagni le cui pareti erano con ogni probabilità ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Ingegneria
Ahmad Y. al-Hassan
Donald R. Hill
Ingegneria
Nel mondo islamico la storia dell'ingegneria civile e meccanica [...] alquanto singolare. Un'alta strada sopraelevata, lunga circa 10 km, correva verso ovest a partire dal Nilo, all'altezza di Fustat e il ponte, sostenuto da 40 grandi archi, ne proseguiva il percorso. Lo scopo dell'opera era quello di permettere il ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] copti e musulmani, sono pannelli d'a. o di osso, di varie forme e dimensioni, ritrovati quasi tutti nelle rovine del Fusṭāṭ (Kühnel, 1971, nrr. 91-127). Per lo più essi presentano un repertorio limitato di uccelli e altri animali e più raramente ...
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L'Africa islamica: Algeria
Federico Cresti
Francesca Romana Stasolla
Alessandra Bagnera
Gabriel Camps
Maria Giovanna Stasolla
Maria Antonietta Marino
Elisabeth Fentress
di Federico Cresti
Inquadramento [...] alcuni edifici del Cairo (moschea di Ibn Tulun e moschea fatimide di al-Hakim) o in edifici civili di al-Fustat e di Samarra.
L'esame della decorazione architettonica, costituita nella quasi totalità da stucchi scolpiti con uno strumento di legno ...
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AYYUBIDI
A.M. Eddé
La dinastia di origine curda degli A. fu fondata da Salāh al-Dīn (Saladino), che regnò dal 564 al 589 a.E./1169-1193 e riunì sotto la sua autorità la Siria, l'Alta Mesopotamia, l'Egitto [...] , le principali opere edilizie di Saladino furono un progetto di fortificazione che avrebbe dovuto inglobare le due città del Fusṭāṭ e del Cairo (al-Qāhira), solo in parte realizzato, e l'edificazione di una cittadella sullo sperone roccioso del ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] nuovo tessuto di fustagno (etimologia incerta, o dal lat. fustis «legno» per la durezza, o nome di un quartiere del Cairo, Fustat: DELI 19992).
Nel Quattrocento si confezionano maniche ad ala, a campana, ecc. (Levi Pisetzky 2005: I, 366), mentre si ...
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Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] mamelucca e ottomana, resta nelle descrizioni particolarmente accurate di al-Muqaddasi (conosciuto anche come al-Maqdisi); il Fustat e il Cairo fatimide, quasi illeggibili a causa dell'estendersi e dell'addensarsi dell'abitato nei secoli successivi ...
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ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] /10 della corda (Quṣayr 'Amrā, 712-715), a 1/6 (Ḥammām al-Ṣarakh, 725-730), a 1/5 (Mshattá, 744), fino a 1/3 (Fusṭāṭ, 861-862).Secondo Viollet-le-Duc (1859, p. 29) l'impiego di questo tipo d'a. da parte dei costruttori occidentali, che lo usarono con ...
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