Variante stilistica del jazz, inizialmente nota come jazz-rock. Si è affermata all’inizio degli anni 1970 in seguito alle sperimentazioni di M. Davis e dei suoi seguaci (J. McLaughlin, C. Corea ecc.) con gli strumenti elettrici e i ritmi binari del rock e del rhythm and blues. Nel corso di quel decennio e poi del successivo ha continuato a fare proseliti e ha allargato le sue proposte di contaminazione ...
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Chitarrista britannico (Bradford 1946 – Vista, California, 2017). Leggenda della chitarra fusion, l'incontro tra jazz e rock, inventore di diverse tecniche, ha iniziato da giovanissimo ad avvicinarsi [...] alla musica classica cominciando a suonare prima il violino e poi la chitarra. Ha suonato con diversi gruppi tra cui i Soft Machine. È regolarmente entrato nelle classifiche dei migliori chitarristi stilate ...
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Lockwood, Didier. – Violinista jazz francese (Calais 1956 - Parigi 2018). Artista versatile, ha contaminato generi e stili diversi, quali musica classica, fusion elettrico, acustico e jazz manouche, divenendo [...] protagonista dagli anni Settanta della scena jazz rock francese. Musicista visionario e sensibile, abilissimo improvvisatore, ha composto musiche sinfoniche (si cita qui il concerto Les mouettes, con ...
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Gray, Macy. – Pseudonimo della cantante e attrice statunitense Natalie Renee McIntyre (n. Canton 1967). Esponente tra le più significative del neo-soul, in cui si coniugano generi quali jazz, funk, hip [...] hop fusion e musica africana, ha debuttato con l’album On how life is (1999) ottenendo un buon successo di pubblico e critica, confermato nel 2001 dal brano I try, che gli è valso il Grammy come miglior interprete pop femminile. Collaboratrice di ...
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Pianista e tastierista afroamericano (n. Chicago 1940). Esecutore mozartiano da bambino, jazzista dal 1961, interprete di un hard bop sensibile alla essenzialità del soul jazz, poi pioniere del jazz elettrico, [...] elettrico e sulle ritmiche binarie, sviluppata poi da H. con tastiere elettroniche e ritmi africaneggianti. Caposcuola della fusion music degli anni Settanta e Ottanta, ha comunque alternato questa sua vena al tempo stesso sperimentale e popolare ...
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Chitarrista inglese (n. Kirk Sandall, Yorkshire, 1942). Prima con i migliori esponenti dell'avanguardia britannica e poi negli USA con M. Davis (dal 1969) e altri, elaborò il primo compiuto stile jazz-rock [...] del quale ha fatto parte (2000-05), in cui continuano a mescolarsi elementi di musica indiana con il jazz. Dopo gli album Thieves and poets (2003) e Industrial zen (2006), dal 2007 si esibisce con un nuovo quartetto jazz fusion, i 4th dimension. ...
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GIUFFRE, James Peter, detto Jimmy
Antonio Lanza
Sassofonista, clarinettista e compositore statunitense di jazz, nato a Dallas (Texas) il 26 aprile 1921. Diplomatosi nell'università del Texas (1942), [...] per otto anni studiò composizione con W. La Violette e si impose come uno dei creatori del West coast jazz, una sapiente fusione di bop e cool con recupero di elementi dello swing, specie di quello di Kansas City. Con Sh. Rogers incise Modern sounds ...
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MINGUS, Charles
Antonio Lanza
Contrabbassista, pianista e compositore statunitense di jazz, nato a Nogales (Arizona) il 22 aprile 1922, morto a Cuernavaca (Messico) il 5 gennaio 1979. Cresciuto a Los [...] registrò i notevoli Changes one e Changes two. I suoi ultimi lavori importanti, realizzati con formazioni varie, furono Cumbia & Jazz Fusion (1976), Three or four shades of blues (1977), Something like a bird e Me, myself an eye (1978).
Bibl.: J ...
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Davis, Miles
Ernesto Assante
Un genio nella storia del jazz
Figura centrale nella storia della musica jazz del 20° secolo, l'afroamericano Miles Davis ha realizzato coraggiose sperimentazioni, contribuendo [...] 1967) accentuano la predilezione di Davis per incisioni raffinate e minimali, preludio della terza svolta decisiva, quella della jazz fusion. Svolta che arriva, appena accennata, in Miles in the sky (1968) e Filles de Kilimanjaro (1968), nei quali si ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] , che ne segnò la fine artistica.
Seguendo l'esempio di Davis, molti musicisti si convertirono al jazz rock, detto anche fusion, e formarono complessi di successo: il Weather Report di Wayne Shorter e del pianista austriaco Joe Zawinul (n. 1932), il ...
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fusion
‹fi̯ùu∫ën› s. ingl. (propr. «fusione»), usato in ital. come agg. e s. f. – Genere musicale, in voga dalla metà degli anni Settanta del 20° secolo, caratterizzato dalla fusione del rock con elementi proprî del jazz e della musica folk:...
fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la temperatura, ben determinata per ogni...