DONÀ (Donato, Donado), Ermolao
Paola De Peppo
Nacque a Venezia presumibilmente alla fine del XIV secolo ed appartenne al ramo di S. Maria Fonnosa, "senza Rose". Era figlio di Nicolò "dalle Trezze", [...] indicò come motivo del delitto il desiderio di vendicarsi del D. il quale, come avogadore di Comun, lo aveva accusato di furti e fatto bandire da Venezia.
Il D. aveva sposato nel 1423 Marina di Pietro del fu Alvise Loredan procuratore (Marina stilava ...
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IRNERI, Ugo
Giulio Mellinato
Nacque a Trieste il 26 genn. 1896, secondogenito di Giuseppe Servolo Hirn (il cognome fu modificato in Irneri nel 1926) e di Amalia Matilde Jess.
La famiglia era originaria [...] giuliano. Dal 1946 la Compagnia fu autorizzata a operare su tutto il territorio nazionale anche nei rami infortuni, furti, responsabilità civile terzi e auto. Nello stesso anno, all'indomani del referendum istituzionale, fu deciso il cambio di ...
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FALIER, Michele, detto Belletto
Giorgio Ravegnani
Figlio di Iacopo e di una Maria, di cui ci è ignoto il casato e che fece testamento nel 1277, appartenne al ramo della contrada di S. Tomà della nota [...] per ottenerne la restituzione. Alcuni mercanti veneziani, fra cui il Basegio e il di lui fratello, erano stati vittime di furti nel porto di Ancona: per risarcirli, si ordinò al F. di inviare a Venezia il ricavato della tassa imposta ai mercanti ...
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DEL BALZO (de Baux), Bertrando
Joachim Göbbels
Nacque con ogni probabilità nel 1238, o poco prima, ultimogenito di Barral de Baux e di Sibille d'Anduze; ebbe due sorelle, Cecilia e Marchesa, e un fratello [...] dai due Comuni. Il contrasto tra questi e il D. rimaneva, dunque, aperto. Ben presto furono presentate altre lamentele relative a furti, abusi e crimini commessi dai due Comuni: nel 1272 il re ordinò di punire i responsabili e di far risarcire i ...
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STEFANO di Perche
Francesco Panarelli
STEFANO di Perche. – Poco si conosce dei primi decenni di vita di Stefano, proveniente dal territorio di Perche nella Bassa Normandia e sicuramente legato alla [...] tutto il partito musulmano, ben rappresentato a corte, Stefano infine decise di lasciar cadere le accuse relative a furti e abusi, per mantenere quelle attinenti la sfera religiosa, riguardanti spergiuro, violenza carnale e adulterio. Pur non essendo ...
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IPPOLITI (Hippoliti), Giuseppe
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Pistoia il 12 marzo 1718 da Giovanni Battista, cavaliere di S. Stefano, e da Maria Caterina Fabroni, entrambi patrizi pistoiesi. [...] si tratta di un vizio imposto dall'estrema povertà (che i padroni stessi manterrebbero per meglio controllarli), che porta a piccoli furti alimentari, di nessun rilievo nell'economia dei fondi (cap. I, pp. 1-15). Nel cap. II (pp. 16-32) mostra poi ...
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RENAZZI, Filippo Maria
Maria Rosa Di Simone
RENAZZI, Filippo Maria. – Nacque a Roma il 4 luglio 1745 (anziché 1747 come indicato da lui stesso nella sua nota autobiografica) da Ercole Maria e da Barbara [...] di premiare l’uccisione dei contumaci, di punire atrocemente anche i complici delle sedizioni e di perseguire severamente i furti compiuti da soggetti indigenti.
Gli Elementa ebbero numerose edizioni (Venezia 1776; Napoli 1787; Siena 1794; Roma 1802 ...
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GUARDABASSI, Francesco
Francesca Brancaleoni
Nacque a Perugia il 24 ott. 1793 da Mariano e Vittoria Narboni. Nel 1801 intraprese gli studi giuridici a Pisa, dove suo padre era morto l'anno prima, ma [...] , capitano dei carabinieri pontifici, che nel 1801 risultò essere stato condannato a sette anni di carcere per complicità in furti. Il rifiuto della proposta pontificia causò al G. il trasferimento a Roma, nel carcere di Castel Sant'Angelo, dove ...
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CIACCHI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaroil 16 ag. 1788 da famiglia di nobile lignaggio: il padre, conte Gianbernardino, aveva più volte ricoperto nella città marchigiana importanti cariche [...] . Card. L. C. venendo legato apostolico (Fcrrara 1847) lamentava "i continui e sempre impuniti devastamenti delle terre, e i furti delle messe" e chiedeva l'istituzione della guardia civica "alla quale prendessero parte gli onesti capi di famiglia, e ...
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FERRARIS, Giampietro
Cristina Bukowska Gorgoni
Nacque a Pavia intorno al 1364 da Agostino, appartenente ad una famiglia di giuristi: sia il padre sia lo zio paterno Avogario erano professori di diritto [...] una severa critica dei suoi contemporanei, constatando che su mille cittadini, novecento vivono di furti e rapine (Forma inquisitionis, Furto, f. 460rb), deplorando la decadenza dei costumi (Forma libelli pro turbata possessione, Ad cessandum ...
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furtivo
agg. [dal lat. furtivus, der. di furtum «furto»]. – 1. Proveniente da furto, rubato: oggetti f.; materiale f. o di provenienza furtiva. 2. Nel linguaggio com., di cosa che si fa o avviene di nascosto, e in modo rapido, per impedire...
furto
s. m. [dal lat. furtum, der. di fur «ladro»]. – 1. a. Nel linguaggio giur., l’atto e il fatto d’impossessarsi di cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri: commettere, consumare,...