ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] una notte era apparso in aria "uno grandissimo fuoco.., correndo dalla parte d'Aquilone verso il meriggio con grande chiarore, sicché scritti a fine religioso e morale, o tra rudimentale e artificiosa, come nei racconti, in prosa o in verso, di ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] cattolica, mentre il segnale pontificio che viene considerato il fuoco verde per la Democrazia cristiana (DC) fu il radiomessaggio 'operazione: il che non era solo un artificio, ma una oggettiva difficoltà d'ordine politico e sociale.
L'aver indicato ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] lui, voce aberrante del potere, il fuoco del castigo divino. "Voi adunque avete ardire d'alzar gli occhi? avete ardire di mostrarvi fuori della celebrazione di un cerimoniale: è puro artificio, che la letteratura rappresenta celando sotto panneggi di ...
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CONVENEVOLE da Prato
Emilio Pasquini
Nacque a Prato da Acconcio di Ricovero, probabilmente tra il 1270 e il 1275.
Il nome e la patria di questo notaio e professore di retorica, primo maestro del Petrarca [...] due tipi di grafia, non la minuscola più artificiosa ed elegante (elaborata anche sotto le influenze della trasfigurato dai tormenti d'Amore ("l'aspre some De' legami ch'io porto") e reso così irriconoscibile (come Brunetto dal fuoco e Forese dalla ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] (1535-36 circa) vediamo accentuarsi nel B. l'artificio formale e svilupparsi quegli elementi stilistici già presenti negli per il duomo di Pisa (Adorazione del vitello d'oro, doc. 1537; Il castigo del fuoco celeste, doc. 1537-38; Quattro Evangelisti, ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] B. mostrò di avere delle ferite da arma da fuoco (pregevole la descrizione della ferita da archibugio riportata dal maestro, G. A. Merula, la priorità dell'artificio di legare i denti artificiali con fili d'oro per migliorare la pronuncia.
Il B. fu ...
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Stravinskij, Igor´ Fedorovič
Guido Turchi
Il musicista che rivoluzionò il 20° secolo
Compositore russo, tra i maggiori protagonisti della musica del Novecento, Stravinskij nell’arco della sua lunghissima [...] Scherzo fantastico (1907-08), e un pezzo sinfonico Fuochi di artificio (1908).
Dopo la scomparsa del maestro (1908), quadrato. Seguì nel 1926-27 – con la collaborazione di un letterato d’avanguardia come il francese Jean Cocteau – l’Edipo re, tratto ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] di Assalonne; Elia ascende su un carro di fuoco e Sacrificio d’Abramo. Alessandro Magno, il grande conquistatore, è rapporto con Ninive. A partire dai biografi si ammira l’artificio pittorico grazie al quale il profeta, investito dalla parola di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] profetiche, mostrando come nessun artificio umano possa dischiudere l’ Ficino, che proprio nel vaticinium e nel fuoco di un rapporto privilegiato con le grandi alla poesia […]. Di dove scaturisce questa varietà d’ingegni? L’uno non conta nulla le ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] si volge, non senza artificio, al "provvidente superno designando armi bianche e da fuoco e i colpi da loro Maio, Riforme e miti nella Chiesa del '500, Napoli 1973, p. 182; St. d'Italia, II, Torino 1974, pp. 1365, 1400; R. De Mattei, Storia e politica ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che...
artificio
artifìcio (o artifìzio) s. m. [dal lat. artificium, der. di artĭfex «artefice»]. – 1. a. Uso dell’arte per ottenere fini determinati, quindi abilità, maestria nell’operare: bassorilievo scolpito con a. mirabile. b. Espediente trovato...