Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] di alcune parti del cervello: certe aree aventi funzioni ben precise si ingrandiscono più didi A. africanus. Non si trattava di un semplice spostamento verso i valori più alti della gamma divariabilità, ma di ricca e complessa, comprendente abitudini ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] la logica fuzzy adatta al controllo divariabili continue come, per esempio, la quantità di acqua in una lavastoviglie. La logica tra fibrati vettoriali complessi ‒ il celebre teorema di Lefschetz del punto fisso: se f è una funzionedi classe C∞ ...
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Evoluzione
Giorgio Morpurgo e Vincenzo Cappelletti
Il significato generale del termine evoluzione è svolgimento, sviluppo, movimento ordinato a un fine. Con l'espressione 'evoluzione biologica' si intende [...] divariabilità, la cui origine era sconosciuta ai tempi di Darwin. Le ricerche successive al 1900, con la riscoperta delle leggi di la vita è funzionale e ogni funzione dipende da un'altissima complessitàdi mediazioni, di passaggi. Ma, all'inizio e ...
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Il semplice e il complesso dalla fisica alla biologia
Luciano Pietronero
(Dipartimento di Fisica e Unità INFM, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
The Abdus Salam International [...] questi elementi interagiscono tra di loro formano delle strutture complesse e sviluppano delle funzioni che hanno poco a che in potenziali variabili (profili di fitness)
L'evoluzione adattativa consiste nell'accumulo progressivo di piccole ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] 0,1-0,2 secondi, il complessodi onde denominato QRS, che rappresenta la vengono più comunemente messi in rapporto con le funzioni del cervello sono la frequenza, l'ampiezza e una forma assai variabile in ragione del sito di derivazione e della ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...