Matematico e astronomo (Argenteuil 1820 - Fontenay 1883), dapprima (dal 1847) "maître de conférences" all'École normale, poi prof. di matematica e astronomia alla Sorbona, membro del Bureau des longitudes [...] parte dei lavori di P. riguarda la meccanica celeste, ma il suo nome resta legato soprattutto a una memoria sulle funzioni algebriche (1851), nell'indirizzo in quegli anni aperto da A. Cauchy con i suoi studî sulle funzionidivariabile complessa. ...
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Matematico italiano (Roma 1896 - ivi 1951), prof. di analisi nelle univ. di Cagliari (1939) e di Bari (1948). Le sue ricerche si svolsero soprattutto nel campo della teoria delle funzionidivariabile [...] , metrizzazione delle funzioni olomorfe in un medesimo campo e continue alla frontiera, applicazioni alla teoria delle equazioni differenziali; nel campo delle funzionidivariabile reale introdusse una generalizzazione della nozione di derivata. ...
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teorìa dei nùmeri Lo studio delle proprietà dei numeri naturali, come la scomponibilità in fattori primi, la ricerca delle soluzioni intere di equazioni, o di sistemi di equazioni, lineari o algebriche [...] a coefficienti interi: si distinguono una teoria elementare dei n., e una teoria analitica dei n., che si avvale della teoria delle funzionidivariabile reale o complessa e di altre parti dell'analisi. (➔ anche numero) ...
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NUMERICI CALCOLI (XXV, p. 29)
Enzo APARO
Generalità. - Il concetto di calcolo numerico si può introdurre da un punto di vista generale, come segue. Un insieme finito di oggetti, un insieme finito di [...] stesso. Ad esempio, quella dello spazio delle funzioni reali, continue in un intervallo (a, b) dell'asse reale, sul sottoinsieme di tale spazio formato dalle funzioni razionali intere in unavariabile reale (polinomî).
Prenderemo ora in esame alcuni ...
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PROGRAMMAZIONE NON LINEARE
Amato Herzel
. Il termine "p. matematica" indica l'analisi dei problemi del tipo: trovare il massimo (o il minimo) diuna "funzione obiettivo" quando le variabili sono soggette [...] ogni u ≥ 0, dove la funzionedi n + m variabili Φ(x, u) è così di f in S.
I problemi più semplici di p. convessa non l. sono quelli detti di "p. quadratica" in cui la funzione obiettivo è costituita dalla somma diunafunzione lineare e diuna ...
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MODELLO LINEARE
Attilio Gardini
Nella statistica il m.l. è una tecnica per l'analisi delle relazioni tra fenomeni. In generale il modello è costituito da un sistema di equazioni, lineari nei parametri, [...] , uhi è unavariabile casuale (v.c.) esprimente gli elementi d'indeterminatezza del fenomeno oggetto d'indagine. Le osservazioni empiriche riguardano quindi le G+K variabili, per ognuna di queste si dispone di n dati statistici in funzione dei quali ...
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OTTIMIZZAZIONE. -1. Generalità e sviluppo storico
Giorgio Szegö
Con o. s'intende l'operazione di ottenere il valore ottimo diuna qualche grandezza.
Per la risoluzione dei problemi di o. occorre innanzitutto [...] sono quelli "a metrica variabile" e "a direzioni coniugate" che presentano una velocità di convergenza anche d'ordine 2.
Esistono metodi che non richiedono il calcolo del gradiente della funzione pur conservando alta velocità di convergenza e metodi ...
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TOPOLOGIA ASTRATTA
S. Fac.
. La topologia (meno modernamente chiamata analysis situs; v. III, p. 87) si occupa delle proprietà invarianti degli insiemi di punti nelle trasformazioni bicontinue (omeomorfismi), [...] > xc, è definita la funzionedi s
che è detta la trasformata di Laplace della funzione α (t).
L'integrale di Laplace [1] è quindi una operazione che muta la funzione α (t) nella funzione L [α(t)] della variabile complessa s. Tale operazione dicesi ...
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FUNZIONE (XVI, p. 185)
Luigi AMERIO
Funzionidi più variabili complesse. - La teoria delle f. di più variabili complesse ha ricevuto negli ultimi decennî sviluppi notevolissimi, che ne hanno permesso [...] = {x1, ..., xm}). In tal caso si assumerà la norma:
Una f. y = y(x, t), delle variabili (x, t), continua nel cilindro K×J (prodotto dell'insieme K per l'intervallo J), si interpreta allora come unafunzionedi t a valori in B, e la [5] equivale alla ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita diuna scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] non conoscesse già il funzionamentodi quello normale, ma per gli astronomi più esperti esso ebbe una certa rilevanza non . Anche il calcolo in gradi di latitudine, o numeri gnomonici, era variabile. Quando Gerberto di Aurillac (940/950-1003) insegnò ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...