Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] si chiamano lingue a casi.
L’inventario dei valori di caso è variabile da una lingua all’altra: vi sono lingue con sistemi ricoprendo anche la funzionedi soggetto.
Questa è non più una tendenza ma un fatto consolidato per i pronomi di terza persona, ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] delle diverse forme diuna stessa parola, in quanto rappresentano l’elemento variabile che si combina con romanze e italiano) i suoi morfemi flessivi tendono a svolgere più funzioni nello stesso tempo, per es. genere e numero nell’aggettivo: cfr ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] senso figurato di «capo dispotico». Il genere è variabile se il nome può riferirsi a persone di entrambi i i parlanti con buona pronuncia diuna lingua straniera, usando i prestiti n, l, r/ in parole con funzioni grammaticali, come gli articoli (il, ...
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Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione diuna comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] reale (schematico e molto semplificato) di comunità in Italia, in ordine crescente di numero di codici compresenti.
In una pluralità di situazioni gli stessi codici possono essere utilizzati sia per funzioni alte sia per funzioni basse; in pochi casi ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] sono il risultato dell’applicazione di strategie di modificazione del modo di parlare adottato di consueto con interlocutori di pari padronanza della lingua utilizzata. L’applicazione delle strategie è variabile in funzione dell’età del bambino e ...
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Astronomia
Stella v. o, semplicemente v., è ogni stella il cui splendore non rimane costante nel tempo. Vengono considerate v. soltanto le stelle soggette a variazioni di luminosità intrinseche: non rientrano [...] delle curve di luce, delle caratteristiche spettrali, del maggiore o minore grado di periodicità.
Variabili eruttive
Le parametro; più precisamente, con riferimento a unafunzione, si parla di v. indipendente e di v. dipendente: a ogni valore della ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] stata scoperta una quantità di strutture di dimensioni comprese tra il μm e poche decine di Å (di grandezza, perciò, variabile da che forma e funzione non vanno trattati come termini antitetici, ma che rappresentano due aspetti diuna unità, la quale ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] vaga delle lingue storico-naturali, la sua variabilità diacronica e sincronica, il modo in cui diuna concezione più articolata e pragmatica del linguaggio in cui la denotazione viene considerata soltanto una tra le molteplici funzioni ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] in tre tipi: interdipendenza, la funzione tra due costanti (es.: il morfema di caso e quello di numero nel nome latino, che non presenta mai l'uno senza l'altro); determinazione, la funzione tra costante e unavariabile (es.: il lat. sine che ...
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INGLESE, LINGUA
Serena Ambroso
(v. inghilterra, XIX, p. 262)
L'i. può essere considerato una delle lingue più eterogenee d'Europa. Al suo riguardo si possono notare i seguenti fenomeni:
a) è una lingua [...] quanto gli stessi elementi possono avere funzioni diverse che vengono assegnate a seconda del discorso diverse, hanno un numero variabiledi elementi e possono essere trascritti secondo sull'individuo come membro diuna società − considerando cioè ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...