L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] del clitico dativo ci, che assume anche il valore di «a lui», «a lei» (anche come allocutivo di cortesia; ➔ cortesia, linguaggio della I Guerra Mondiale, in Dialetto. Uso, funzioni, forma. Atti del Convegno Sappada/Plodn (Belluno, 25-29 giugno 2008 ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] imparare
a meno che il contesto del discorso non consenta di supporre l’➔ funzioni; le ultime tre, in particolare, fanno largo uso dello stile nominale: i ➔ proverbi (50), l’italiano giornalistico (soprattutto nelle titolazioni; 51) e il linguaggio ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] articolato» (Serianni 1988: 61), «più carico di valori e di funzioni», e, in quanto tale, è anche quello che presenta più dubbi e il sussistere del testo come unità coerente» (Mortara Garavelli 2003: 61-62).
Nel linguaggio giornalistico si ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] e sono state inserite barre di segnalazione del cambio di turno)
Un’altra funzione assai frequente in testi di posta elettronica, sempre delle eccezioni (Antonelli 2009; ➔ giovanile, linguaggio), perlopiù in appunti o minute di compiti scolastici ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] di funzionare sia come snodi sintattici (in funzione coordinante o subordinante) sia come marcatori del discorso d’uso di parole legate al lessico giovanile (➔ giovanile, linguaggio) che si diffondono nel parlato anche di adulti: ho visto ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] in ± 4 posizioni a destra e a sinistra del nucleo (Jones & Sinclair 1974; per altre indicazioni ] dar conto di come la lingua in effetti funziona ed è strutturata, e dare indicazioni sul modo , ad es., nei ➔ linguaggi settoriali.
È il caso dei ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] in genere il funzionamento e i regolamenti della vita sociale (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio). Per contro, della recitazione di un brano teatrale o di un servizio del telegiornale, del resoconto di una giornata di scuola o di una riunione ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] funzioni assolte dal linguaggio giovanile, fra le quali (oltre la funzione ludica) la funzione identitaria e quella di autoaffermazione. Dato che queste funzioni lingua di suo padre, e di Pierino, figlio del dottore, che, all’opposto, parla e scrive ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] descrizione dell’interpunzione è più accurata. Isidoro cita la funzione di chiarire il senso della lettura, suddividendo il testo Punteggiatura e linguaggio, in Mortara Garavelli 2008a, pp. 3-24.
Maraschio, Nicoletta (1992), «L’arte del puntar gli ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] possono assolvere anche una funzione testuale, vale a dire indicare aspetti della costruzione del testo. Possono, per distancia, pp. 171-191.
Dardano, Maurizio (19862), Il linguaggio dei giornali italiani. Con due appendici su: “Le radici ...
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elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...