Neuroscienze. Basi biologiche dell'intelligenza
Carlo Caltagirone
L'intelligenza è uno dei costrutti psicologici più ardui da definire e sintetizzare. Una definizione operativamente valida la descrive [...] dei risultati ottenuti, vista l'attuale tendenza a considerare l'intelligenza non più come una funzione unitaria, e in quanto tale esprimibile tramite un quoziente intellettivo, bensì come una variabile complessa, il cui studio richiede un approccio ...
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Midollo spinale
Giovanni Berlucchi
Il midollo spinale forma insieme all’encefalo il sistema nervoso centrale. Deriva dalla porzione caudale, non vescicolata, del tubo neurale e ne mantiene la struttura [...] e al meccanismo delle funzioni riflesse. La fig. 1 illustra gli aspetti più importanti della sua morfologia e scheletrici, innervando gruppi composti da un numero variabile di fibre muscolari: da 3-4 a varie centinaia. L’insieme di un motoneurone ...
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Omeostasi
Fiorenzo Conti
Il fisiologo francese Claude Bernard (1813-1878) per primo sottolineò che nei Metazoi esistono due ambienti: l'ambiente esterno, nel quale è posto l'organismo, e l'ambiente [...] produzione di ormoni (le funzioni forzanti), i quali a loro volta aumentano o riducono la variabile controllata (in questo caso meccanismi di controllo. Il significato di queste forme più complesse d'organizzazione dei circuiti regolatori non è noto ...
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Encefalo
Nicolò Rizzuto
L'encefalo, termine che deriva dal greco ἐνκέϕαλος (composto di ἐν e κεϕαλή, letteralmente "che è dentro la testa"), è la porzione del sistema nervoso centrale contenuta all'interno [...] aree multifocali di demielinizzazione, di dimensioni variabili e diffuse a tutto il sistema nervoso centrale. omogenea finemente granulare. Dotati di più di quaranta attività enzimatiche, svolgono numerose funzioni; in particolare, sono coinvolti ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] nel caso di un mutamento adattativo a un cambiamento nella temperatura o di altre variabili che non necessitano di risposte veloci, si prende in considerazione il parametro più importante, vale a dire la loro funzione nel sistema nervoso, tutti i ...
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Vena
Gabriella Argentin
Paolo Fiorani
Maurizio Taurino
Claudia Maggiore
Red.
Le vene sono vasi sanguigni nei quali scorre il sangue in direzione centripeta, ossia dalla periferia al cuore. Costituiscono [...] Il tratto a valle dell'anastomosi della vena cava superiore sinistra diventa il seno coronarico.
Fisiopatologia
Le variabili anatomiche dell' nelle regioni più declivi. L'alterazione di una di queste funzioni può concorrere a determinare uno ...
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Tiroide
Mario Andreoli
La ghiandola tiroide, o più comunemente tiroide (dal greco ϑυρεοειδής, "a forma di scudo oblungo"), è una ghiandola endocrina, che nei diversi Vertebrati ha morfologia e localizzazione [...] , cellule ghiandolari e cellule ciliate. La sua funzione è quella di agglutinare le particelle di cibo variabile intensità, e dalla forma subclinica o preclinica la malattia ormonocarenziale evolve verso l'insufficienza conclamata, più spesso a ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] (consapevolezza, attenzione, memoria) e cervello funzionano in un modo diverso da quello della soggettiva dell'estasi. Nel suo senso etimologico più ampio, con il valore di uscita da adeguata a definire fenomeni sfuggenti, contraddittori, variabili e ...
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Metabolismo
Domenico Andreani
Nicola Locuratolo
Il metabolismo (dal greco μεταβολή, «mutazione») può essere definito come il complesso di processi biochimici che assicurano le attività vitali dell’organismo [...] amfibolica. È una via metabolica che funziona in maniera sia catabolica sia anabolica. Un calcio è in rapido equilibrio con quella più grande regolata da osso, intestino e rene e la cui gravità saranno variabilia seconda dei casi.
Le malattie ...
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Cadavere
Angelo Fiori
Franco Cardini
Il termine latino cadaver (dal verbo cado, "cadere") indicava ogni tipo di corpo senza vita, sia umano sia animale. In italiano invece - per influsso della cultura [...] strumentale, dell'arresto definitivo della funzione cardiaca. Questo timore spiega -pallido, dopo mezz'ora dalla morte; si rendono più evidenti dopo 4-6 ore e raggiungono la massima presenta caratteri di variabilità in rapporto a fattori interni e ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...