Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] . La definizione si estende al caso di più dimensioni. C. in probabilità La c. in distribuzione assicura che la variabile casuale Xn tende a essere somigliante alla X (ad avere cioè la stessa funzione di ripartizione) ma non necessariamente uguale ...
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Chimica
Sostanza che, al variare della natura della soluzione in cui è contenuta, subisce modificazioni percepibili all’occhio, in particolare il viraggio del colore e la formazione di un precipitato. [...] biomarker).
Economia
Indicatori economici
Variabili economiche che si ritiene siano più significative ai fini della impiegati pannelli a cristalli liquidi o tubi a raggi catodici, sui quali compaiono contemporaneamente le funzioni di due o più i. e ...
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Branca dell’ecologia che si occupa degli effetti tossici di agenti chimici o fisici sugli organismi, le popolazioni e le comunità, delle vie di trasferimento di questi agenti e delle loro interazioni con [...] livello più ampio variabili ambientali coinvolte in tali processi. È infatti praticamente impossibile prevedere le risposte aa livello individuale di tipo comportamentale, a carico di funzioni quali attività locomotoria, fototassi, geotassi ecc., o, a ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] . Mediante concetti fondamentali della biologia molecolare e dell’immunologia, è stato studiato il funzionamento del cervello a diversi livelli: genetico e bio-evolutivo, neurofisiologico, psicobiologico e neurocomportamentale. Nuove tecniche ...
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Stretta corrispondenza fra due (o anche tra più) elementi.
Biologia
La c. fra gli organi si attua attraverso la c. chimica (o umorale) e la c. nervosa. La prima avviene per mezzo di sostanze elaborate [...] dei figli, in media, tendono a crescere. La più stretta c. pensabile tra due variabili empiriche si avrebbe se a un valore dell’una corrispondesse un ben determinato valore dell’altra; cioè se la seconda fosse una funzionea un sol valore della prima ...
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(App. IV, i, p. 291; V, i, p. 378)
Le conoscenze acquisite sulla struttura e la funzione degli acidi nucleici (v. nucleici, acidi, App. IV e V; riproduzione, XXIX, App. III, IV e V; genetica, XVI, App. [...] transgenici si sta sviluppando sempre più, anche in funzione delle applicazioni biotecnologiche che questa lunghezza dei frammenti del DNA sottoposto a digestione con enzimi di restrizione. Tale variabilità individuale del DNA, rivelata dai RFLP ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
Definizioni e fondamenti
La genetica è una scienza teorico-sperimentale che cerca di spiegare il processo per cui da simile nasce simile. L'i. g. ne è un'applicazione [...] quali sono stati sequenziati i genomi, conosciamo le funzioni di poco più della metà dei geni. Per ingegnerizzare un microrganismo o più caratteri variabili in risposta a mutazioni della sequenza genica che esprime il carattere stesso oppure a ...
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IMMUNITÀ
Gino Doria
(XVIII, p. 893; App. II, II, p. 8; III, I, p. 844; IV, II, p. 155)
L'i. o resistenza dell'individuo verso le malattie infettive risulta dalla risposta dell'organismo contro l'invasione [...] due campi, di cui l'uno nella regione variabile (V) l'altro nella regione costante ( -2 codificano molecole di classe I mentre la funzione dei prodotti dei geni del complesso Tla non esprime un solo gene α e β in A ed E, più di un gene α e β è espresso ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] modello matematico può avere una funzione descrittiva ovvero ambire a una descrizione quanto più soddisfacente, al fine di (modello di Verhulst), dove N è il numero degli individui, variabile dipendente dal tempo t, e N₀ è la popolazione iniziale: ...
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ORMONI (XXV, p. 571; App. II, 11, p. 460)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
Paolo Marrama
Michele Sarà
Generalità e aspetti strutturali. - Negli ultimi anni le ricerche hanno consentito in molti casi [...] pituitaria che ha la funzione di stimolare la formazione di variabile" e cioè come la risultanza di un continuo adeguamento dinamico alle variabili e infradiane, con periodo più lungo di 24 ore (F. Halberg, 1959; J. N. Mills, 1966; A. Lunedei e M. ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...