L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] da locuzioni tipiche come in qualità di, in funzione di, in veste di. A differenza del complemento predicativo, che si presenta a volte in 20, pp. 69-126.
Dardano, Maurizio (19862), Il linguaggio dei giornali italiani, Roma - Bari, Laterza (1a ed. ...
Leggi Tutto
Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] corrisponde al pronome di seconda persona singolare tu, con la funzione di indicare una pluralità di destinatari, il pronome di prima o di cortesia all’interlocutore da parte del parlante (➔ cortesia, linguaggio della; ➔ convenevoli; ➔ saluto, ...
Leggi Tutto
Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] lingue del mondo, considerato anche un possibile universale semantico (Moravcsik 1978), con funzioni bonis bonis, bene bene, ecc.
La reduplicazione è frequente nel linguaggio infantile (si veda una reduplicazione diffusa nel ➔ baby talk come ...
Leggi Tutto
Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] soprattutto dai giovani e in funzione ludico-espressiva, nella forma straniera.
Un intercalare può diventare un contrassegno generazionale, come nel caso di cioè, rimasto come traccia del politichese sessantottino (➔ politica, linguaggio della) e dei ...
Leggi Tutto
Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] le funzioni corporali (coglione, stronzo, puttana, bastardo, cornuto) e l’intelligenza (cretino, imbecille, idiota). E del resto anziana, «non adusa certamente a certe disinvolture di linguaggio». Nel secondo caso fu respinta la richiesta di ...
Leggi Tutto
Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] ).
Il femminile, come ogni valore del genere grammaticale, svolge due funzioni (cfr. Corbett 1991; Thornton 2004 degli allocutivi di cortesia (➔ allocutivi, pronomi; ➔ cortesia, linguaggio della), la forma di rispetto lei (scritta di solito con ...
Leggi Tutto
I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] G. Malagoli (1905; cfr. Antonelli 2008: 202).
Le funzioni principali dei puntini sono di carattere sospensivo o omissivo, e altri supporti; ➔ giovanile, linguaggio), i puntini sospensivi tendono, almeno dagli inizi del XXI secolo, a sostituire il ...
Leggi Tutto
L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] uno scambio o una conversione di funzioni tra parole (Fontanier 1977: 293 del presente in luogo del passato (17-18), del presente in luogo del futuro (19), dell’indicativo in luogo del inoltre diffusamente il linguaggio della comunicazione pubblica ...
Leggi Tutto
Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] in termini generali, a funzioni come l’integrazione o 168-169) e può introdurre informazioni utili alla comprensione del testo:
(3) Sui prominenti non ebrei c’è Lepschy, Giulio C. (2008), Punteggiatura e linguaggio, in Mortara Garavelli 2008, pp. 3-24 ...
Leggi Tutto
Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] funzionedel plurale maiestatis è, secondo l’interpretazione comune, quella di ‘moltiplicare’ l’emittente del The MIT Press, pp. 253-276 (trad. it. Pronomi del potere e della solidarietà, in Linguaggio e contesto sociale, a cura di P.P. Giglioli & ...
Leggi Tutto
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...