L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] o non averne affatto (esempi di tali frontiere sono facili da trovare). Un caso celebre è dato dalle funzioniellittiche, in particolare dalla funzione
con ∣q∣⟨1, introdotta da Carl Gustav Jacob Jacobi (1804-1851), che ha come frontiera naturale il ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] della matematica più difficile, ma più importante, della teoria delle costruzioni con riga e compasso: la teoria delle funzioniellittiche. In quest'ambito Carl Gustav Jacob Jacobi ha individuato una classe di equazioni (le 'equazioni modulari') che ...
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L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] dare credito alla nuova geometria. Ora, come la geometria euclidea era messa in relazione con la teoria delle funzioniellittiche, la geometria non euclidea svolgeva un ruolo analogo rispetto al territorio, peraltro ancora largamente inesplorato, che ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] leggi di reciprocità, sia che si tratti di analogie (per es., con la teoria delle funzioni algebriche).
Funzioniellittiche e modulari
Le funzioni circolari seno, coseno ed esponenziale complesso sono già comparse più volte in questo capitolo, sia ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] 1841 Weierstrass utilizzava
in un contesto e con motivazioni del tutto diverse. Dalle lezioni sulla teoria delle funzioniellittiche che Christoph Gudermann (1798-1852) teneva a Münster, Weierstrass aveva appreso dell'esistenza di sviluppi in serie ...
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L'Ottocento: astronomia. Il problema dei tre corpi e la stabilita del Sistema solare
June Barrow-Green
Il problema dei tre corpi e la stabilità del Sistema solare
Questo capitolo illustra, a grandi [...] teoria delle orbite assolute per il calcolo del moto dei pianeti. Il lavoro di Gyldén, basato sull'uso delle funzioniellittiche, culminò nel 1893 con la pubblicazione del primo volume di quella che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere una ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] una posizione dominante, l'analisi complessa e le teorie interamente nuove come la teoria delle funzioniellittiche e abeliane, le funzioni modulari e automorfe. E poi ancora gli sviluppi della teoria delle equazioni differenziali e del calcolo ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] compasso furono il punto di partenza della scoperta di Euler dei teoremi di addizione per gli integrali ellittici e della teoria delle funzioniellittiche, studiata a fondo nel XIX secolo. Giovanni Fagnano trovò tra l'altro numerose formule integrali ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] serie con esponenti appartenenti a una progressione aritmetica del secondo ordine, Jacobi avrebbe costruito la sua teoria delle funzioniellittiche. Un'altra notevole proprietà di questo tipo, dimostrata da Euler, è la rappresentazione (teorema 10.4 ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....