«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] descritti, sia della letteratura stessa e dellinguaggio, attraverso nuove strategie narrative. Emblematico uno tracciare personalmente il segno a crearlo); perciò, il segno ha tre funzioni: segnare il punto nello spazio, segnalare che lì c’è ...
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«Dio Pierpaolo (...) Pasolini!» sentenziava ai limiti del nuovo millennio una gioviale signora mantovana, notando la macchia fatta dalla nipote sul divano (Turino 2000: 172). Qualche tempo fa, una simile [...] accademiche tendono a indicare la sua funzione catartica; il valore quasi prosodico di enfasi del discorso, di punteggiatura espressiva; e comunicativa: https://www.treccani.it/enciclopedia/linguaggio-della-cortesia_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29 ...
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Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] che portano la creatura a produrre umori lacrimali a causa del dolore.Samuel tenta nel romanzo di riabilitare sia le funzioni della vista che dellinguaggio di Mia: c’è un tentativo ossessivo, da parte del padre, sia di vederle gli occhi che di farla ...
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CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] ’alleanza tra le due città in funzione anti-tebana.Secondo Mountjoy, invece, tutto ciò si aggiunga che il linguaggio delle tavolette micenee in lineare B II (l’ultimo re ittita) e l’altra del dignitario Pendib-Sharri al re di Ugarit Ammurapi (1215 ...
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Vissuto a Parigi durante un’epoca di grandi tumulti politici per la Francia del periodo post-napoleonico, Évariste Galois (1811-1832), nell’arco della sua breve vita, ha lasciato un’impronta indelebile [...] quelle che nel linguaggio comune vengono chiamate frazioni. Ad esempio, un'equazione algebrica di grado due è del tipo
e, di un campo: dato un campo K un suo automorfismo è una funzione biiettiva φ da K in sé stesso tale che per ogni a e ...
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Questo articolo nasce da un’esperienza personale. Nel 2010, a mia nonna fu diagnosticata una forma di demenza senile tipo Alzheimer. Oggi, il neurologo dice che è giunta alla terza fase della malattia, [...] cognitive (linguaggio, cognizione del malato, e ricordare. Ricordare è qui sinonimo di prendersi cura, di conservare un’identità scomparsa.
Per saperne di più:
Per una lettura più approfondita, si rimanda a Costanza Papagno, “Come funziona ...
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Secondo gli studiosi, le aree del cervello più interessate al linguaggio e alla sua stessa processazione sono tre: l’area di Broca, legata principalmente all’elaborazione dellinguaggio; l’area di Wernicke, [...] le cui funzioni sono invece coinvolte nella comprensione; l’area di Geschwind, deputata principalmente non solo all’ascolto e alla comprensione delle parole pronunciate, ma anche alla lettura e alla pronuncia delle stesse. ...
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Qual è il ruolo della filosofia trascendentale kantiana oggi, a più di duecento anni dalla pubblicazione della Critica della ragion pura? A rispondere sono alcuni studi neurocognitivi i cui risultati ci [...] a priori kantiane di spazio e tempo. Chiaramente il linguaggio di Dehaene, Brannon e degli altri neuroscienziati, si sempre di più il funzionamento di tali meccanismi neuronali cerebrali che erano finora del tutto sconosciuti e scoprendone ...
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Un'utopia neoplatonica
Vi sono molte espressioni, nel nostro parlato quotidiano, inerenti alla memoria e alla sua visibilità: quando si vuole, ad esempio, spingere qualcuno a ricordarsi qualcosa lo si [...] iniziatico. Il sistema del Teatro, infatti, rispecchia sia il funzionamento della mente umana, sia l’ordine del cosmo secondo la visione con tutta la dimensione di sacralità che investe il linguaggio umano, si sposa alla dimensione visiva. Ricordo e ...
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elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere sociale del linguaggio e ne fece dipendere...
Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915).
Sintomatologia ed eziologia
I...