Afasia
Alessandro Laudanna
Il termine afasia, introdotto nella seconda metà del 19° secolo da A. Trousseau, designa una serie di disturbi acquisiti del linguaggio, che intervengono a compromettere le [...] quanto di comprensione linguistica, sia nella modalità orale-uditiva sia in quella visivo-scritta. Le capacità e e contrassegnata da un danneggiamento generale di tutte le modalità e funzioni linguistiche o di molte di esse; il risultato, dal punto ...
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AMANTEA, Giuseppe
Tullio Manzoni
Nato a Grimaldi, in provincia di Cosenza, il 24 marzo 1885 da Francesco Saverio e da Maria Nigro, dopo gli studi liceali seguendo la famiglia si trasferì a Roma, ove [...] alla cattedra di fisiologia di Roma, rivolti soprattutto alle funzioni del sistema nervoso, influenzarono i primi anni della sua stricninizzazione di aree sensoriali (ad esempio, visiva e uditiva) e stimolando l'animale con stimoli di modalità ...
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cervello, struttura e funzione del
Giuseppina Amadoro
Christian Barbato
Il cervello è la parte anteriore dell’encefalo, quella più sviluppata e funzionalmente più importante nel sistema nervoso dei [...] e i comportamenti istintivi, il riconoscimento visivo, la percezione uditiva e la memoria. Il lobo temporale sinistro comprende il canestri e le cellule fusiformi, che svolgono funzioni associative nell’ambito della corteccia cerebellare. Il ...
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meccanotrasduzione
Nicoletta Berardi
Nella meccanotrasduzione un segnale meccanico viene convertito in un segnale nervoso tramite i meccanorecettori. Alla base di questa forma di trasduzione ci sono [...] effettuata dalle cellule ciliate dell’orecchio interno, per l’udito e per l’equilibrio, e dalle cellule del sistema base, già Hermann von Helmholz aveva ipotizzato che essa funzionasse come una serie di risonatori, in grado di scomporre ...
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sviluppo, disturbi generalizzati dello
Cristina Lalli
I disturbi generalizzati dello sviluppo rappresentano una classe di disturbi, biologicamente determinati, con esordio prima dei 3 anni, caratterizzati [...] l’ipotesi che il disturbo autistico sia legato a un funzionamento mentale atipico su base genetica (➔ autismo). La familiarità per l’abnorme sensibilità agli stimoli sensoriali di varia natura, uditiva, visiva, gustativa (che si esprime con una ...
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Vecchiaia
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
La vecchiaia è l'età più avanzata della vita dell'uomo, nella quale si ha un progressivo decadimento e indebolimento dell'organismo, con caratteri [...] del sistema centrale. In ogni caso, acuità visiva e uditiva producono deficit completamente risolvibili grazie all'utilizzo di strumenti correttivi. L'attività motoria rivela significative modificazioni in funzione dell'età. L'anziano è meno rapido e ...
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Fonazione
Vincenzo Mastrangeli
Il termine fonazione (derivato dal greco ϕωνή, "voce, suono") indica il processo fisiologico in base al quale si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali. [...] di lunghezza di 3 a 2. La faringe non ha specifiche funzioni verbali, ma un suo stato infiammatorio (faringite) può dar luogo codificare e, di conseguenza, di parlare. L'agnosia uditiva, impedendo la conoscenza dei suoni, rende difficile o ...
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informazione neurale
Stefano Panzeri
La determinazione di come l’attività dei neuroni rappresenti l’informazione che riguarda l’ambiente circostante è un prerequisito fondamentale per lo studio e la [...] al cervello (il tempo di presentazione dello stimolo) per funzionare. In alcuni casi è possibile che questo tipo di visivo, o rumori ambientali e linguaggio per il sistema uditivo).
Teoria dell’informazione e codici neurali
La difficoltà principale ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] all’infinito.
L’infinitiva lavorare molto (5 e 6) e la pseudo-relativa che lavorava molto (7) hanno la stessa funzione degli aggettivi stanco (3) e affaticato (2): tali elementi sono infatti attributi dell’oggetto diretto Luca. Spesso a essi viene ...
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Laringe
Patrizia Vernole
La laringe (v. il capitolo Collo, Faringe e laringe) è un organo cavo e mobile, compreso tra la faringe verso l'alto e la trachea verso il basso, che costituisce la sezione [...] oltre che nei Vertebrati anche negli Insetti: la comunicazione uditiva, rispetto ai segnali visivi, ha il vantaggio di , i ventricoli laringei possono diventare sacchi vocali con funzione di risonanza. Rispetto all'uomo, nelle scimmie antropomorfe ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...