errore
erróre [Der. del lat. error -oris, da errare "sbagliare"] [ALG] Nel calcolo numerico, la differenza (positiva o negativa) tra il valore calcolato di un numero e il suo valore esatto, che si riscontra [...] specific. dall'e. assoluto, differenza, con segno, tra la misura e il valore vero (o ] Esponente d'e.: v. informazione, teoria della: III 199 f. ◆ [ANM] Funzione e. e funzione e. complementare: → erf e erfc. ◆ [MTR] Legge di propagazione degli e. ...
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dissipazione
dissipazióne [Der. del lat. dissipatio -onis, dal part. pass. dissipatus di dissipare "spargere qua e là", comp. di dis- e supare "gettare"] [LSF] Il dissipare o dissiparsi, dispersione, [...] ◆ [EMG] Fattore di d. per condensatori fissi: v. componenti elettronici passivi: I 668 a. ◆ [TRM] Funzione di d.: la derivata temporale, cambiata di segno, del-l'energia di un sistema, che misura la potenza dissipata; in un sistema isolato si ha: (d ...
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positivo
positivo [Der. del lat. positivus "che viene posto", der. del part. pass. positus di ponere "porre"] [LSF] (a) Che è posto come dato sul piano della realtà, che deriva dall'esperienza: per es., [...] estremità nord dei magneti. ◆ [ALG] Misura p.: una funzione a valori nell'intervallo [0, +∞]: v. misura e integrazione numero reale maggiore di zero, contraddistinto, ove occorra, con il segno +. ◆ [EMG] Polo p.: il morsetto a potenziale maggiore ...
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omogeneita
omogeneità [Der. del lat. homogeneitas -atis, da homogeneus (→ omogeneo)] [LSF] La condizione di ciò che è omogeneo, sia rispetto ad altri enti, sia rispetto alle sue parti, in quanto vi sia [...] dimensionale. ◆ [ANM] Grado di o. di una funzione: → omogeneo: Funzione omogenea. ◆ [MTR] Principio di o. dimensionale: una essa potrebbe sussistere anche in presenza di coefficienti numerici gravemente errati (tra essi comprendendo errori di segno). ...
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virgola
vìrgola [Der. del lat. virgula "verghetta", dim. di virga "verga"] [ALG] Nell'aritmetica, il segno per separare la parte intera dalla parte decimale di un numero; nei paesi di lingua ingl. tale [...] funzione è svolta dal punto, la v. servendo a separare a gruppi di tre le cifre della parte intera, esattamente il contrario dell'uso europeo continentale; attualmente, nell'ambito scientifico e tecnico, spec. per influsso dell'uso dei calcolatori ...
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relativo
relativo [agg. Der. del lat. relativus "che si riferisce, che si riporta a qualche cosa", dal part. pass. relatus di referre "riportare"] [LSF] (a) In generale, di grandezze o proprietà che [...] In contrapp. ad assoluto: per es., massimo r. di una funzione è il maggiore dei valori assunti in un intorno di un punto r.: numero intero, razionale o reale considerato con il proprio segno e cioè nella sua qualità di numero positivo o negativo. ...
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membro
mémbro [Der. del lat. membrum "appendice del corpo destinata a una funzione (in partic., alla locomozione)"] [ALG] [ANM] Nelle uguaglianze ed equazioni, ciascuna delle due espressioni che si trovano [...] da una e dall'altra parte del segno di uguale: primo m., a sinistra, e secondo m., a destra. ◆ [FTC] Le parti di un cinematismo, un meccanismo, una macchina che sono in moto relativo una rispetto all'altra; si possono avere m. solidi (la maggior ...
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intero
intèro [agg. e s.m. Der. del lat. integer -egri] [LSF] Che ha tutte le sue parti e, come s.m., l'insieme delle parti, il tutto. ◆ [ALG] I. algebrico: numero che sia radice di un'equazione irriducibile [...] Funzione i.: v. funzioni di variabile complessa: II 778 f. ◆ [ANM] Funzione razionale i.: lo stesso che polinomio. ◆ [ANM] Funzione trascendente i.: funzione quelli che possono, intuitivamente, ottenersi dotando di un segno + (i. positivi) o - (i. ...
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decremento
decreménto [Der. del lat. decrementum, da decrescere] [LSF] In genere, equivale a diminuzione. ◆ [ANM] D. di una grandezza oscillatoria: per una grandezza oscillante smorzata, cioè rappresentabile [...] con una funzione del tipo x(t)=Aexp(-δt) sin(ωt+φ), dove A, δ, ω, φ, sono opportune costanti positive e t è una variabile, generalm. il tempo, d. numerico, o semplic. d., è il rapporto, costante, tra due massimi successivi del medesimo segno, pari a ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...