Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] Toschi), che hanno portato a individuare nella rielaborazione il segno distintivo della popolarità dei canti, dall’altra alle e delle teorie di C. Lévi-Strauss, rileva le funzioni, ossia i significati delle azioni, le costanti di movimento ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] un soprannome, che in certi casi svolge da solo anche la funzione del cognome. Sul piano artistico-letterario il n., come il K, X, Y, W e, dove possibile, anche con i segni diacritici propri dell’alfabeto della lingua di origine del nome.
Il cognome ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] la linea ideale o la pausa concreta che separa due s.; fonema consonantico in funzione sillabica, il fonema (per es., n, m, l, r, s ecc.) Oriente antico raccolta più o meno ampia di segni cuneiformi con valore sillabico redatta per sussidio mnemonico ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] , che imponeva come lingua amministrativa il francese, ne segnò la definitiva decadenza. Diversi tentativi di ridare vita al stanza introduttiva più breve, detta markaz, con chiara funzione di ritornello; lo schema metrico fondamentale dello zagial ( ...
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Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
L’origine della y è la stessa delle lettere u, v, w, da una lettera fenicia che rappresentava la semiconsonante u̯. La lettera che da questa [...] nel 1° sec. a.C., si volle introdurre nell’alfabeto latino un segno che rendesse il suono ü, di uso frequente nei grecismi, si accolse la è un doppione della lettera i, oppure ha la funzione, non esclusiva, di rappresentare la semiconsonante i̯ (come ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] da consonante e seguito da vocale tonica o protonica è di regola semiconsonante: per es., arpione, fiammata.
Ultima funzione della lettera i è quella di segno diacritico. Nei gruppi cia cio ciu, gia gio giu, scia scio sciu, glia glie glio gliu la ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] (bastava il K); rimase però in uso nella forma Ϟ come segno numerale con il valore di 90. I Latini nell’adottare l’ casi in cui questa lettera fosse seguita da un u in funzione di semiconsonante, seguito necessariamente a sua volta da una vocale ( ...
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quantità chimica e fisica Grandezza che esprime il numero di entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni ecc., ovvero gruppi specificati di tali particelle) presenti in un dato sistema. La sua [...] e meccanica: la q. lunga è normalmente indicata con il segno – sovrapposto, la q. breve con ◡. Q. sillabica La
In grammatica, complemento di q., quello che ha la funzione di determinare persone o cose esprimendone il numero o la grandezza ...
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Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Il segno degli alfabeti semitici, da cui l’o deriva attraverso il greco e il latino, indica un’esplosiva laringale sonora o una spirante velare [...] tali suoni e dovevano indicare le vocali, adottarono il segno per la vocale o (breve o lunga, chiusa o del tardo latino, in cui si erano venuti a confondere, scomparsa la funzione distintiva della quantità, ŭ e ō del latino classico (per es., gióva ...
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Astronomia
Si chiama a. del moto di un astro il punto della volta celeste verso il quale l’astro, nel momento in cui lo si considera, è diretto. In particolare l’a. del moto terrestre è il punto della [...] simile all’apostrofo che in alcune lingue si pone sopra o accanto ad alcune lettere come segno diacritico con funzioni svariate.
In fonetica, l’ a. sillabico è il punto culminante della voce nella sillaba.
Medicina
Parte estrema di un organo, in ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...