I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] e usava egli stesso nella seduta di giudizio. Tale funzione mediatrice, alla quale professionalmente era obbligato, rese il trattatistica didattica. In età comunale, i notai lasciarono il segno della loro presenza nei più vari generi letterari, dalle ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] non abbia rivelato il nostro segreto
Per definire la funzione delle strutture incidentali, è interessante notare che non tutti parentesi e dei trattini, la ➔ virgola non costituisce un segno esclusivo di incidentalità (Simone 1991). Se un inciso non ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] diretto, specie quando si tratti di scandire le battute nei dialoghi.
Generalmente si adopera solo un segno, poiché «a differenziare i turni di parola – funzione indispensabile per il senso del discorso – bastano le lineette di apertura e l’“a capo ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] , disgrazie, dolore), l’ostilità antisemita, o ancora per segnare i complessi rapporti con la maggioranza e con la stessa di tessuti e confezioni non ebrei, a volte anche in funzione criptica nei confronti dei clienti. Primo Levi, nel racconto ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] parole e nella ➔ punteggiatura, con l’introduzione dell’➔apostrofo, segno adottato per primo proprio dal Bembo in quest’occasione (poco conta infatti il precedente occasionale e con altra funzione, ad opera dello stesso Bembo, nel testo latino del De ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] è evoluta nel tempo. A partire dai primi, rozzi segni che ripetevano il modello offerto dalle lettere dell’alfabeto, si quella lingua. Se, da un lato, la scrittura ha una funzione pratica per la quale il sistema dovrebbe essere il più efficiente ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] medico Umberto, il regista Giovanni, ecc.) e ha dunque funzione esplicativa. Cfr. anche:
(14) oggi ho incontrato Veronesi di scrittori esperti, che la adoperano dove sarebbe necessario un altro segno di punteggiatura, come il ➔ punto o il ➔ punto e ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] fisica dei personaggi (Serianni 1988: 83). A svolgere tale funzione in (9) è il sintagma un giovanotto alto e massiccio presenta caratteristicamente separata dall’antecedente da un segno di punteggiatura forte. L’apposizione grammaticalizzata ...
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I complimenti sono atti linguistici con cui il parlante esprime ammirazione ed elogio nei confronti del destinatario, valutandone positivamente l’aspetto fisico, il carattere, il talento, gli oggetti posseduti, [...] per un regalo ricevuto (grazie, è bellissimo).
La funzione di un complimento dipende dal contesto situazionale (l’insieme improntati all’opulenza e alla floridezza, la magrezza era piuttosto segno di povertà o malattia.
In Italia, come in altri ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] le cose potessero [e non: avrebbero potuto] arrivare a questo segno? (Alessandro Manzoni, Promessi sposi, cap. III)
e l’uso nostro tempo, p. 96).
Soprattutto nei participi aventi funzione attributiva si può notare che il participio presente si usa ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...