L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] dell’accento o dall’apertura o chiusura della vocale (àncora-ancóra, légge-lègge).
Inoltre, l’accento grafico va sempre segnato sui monosillabi che si prestano a essere confusi con omografi (come dà verbo / da preposizione) e sui monosillabi che ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] semiconsonante, tra u e v. In seguito alle osservazioni di Tolomei, usò il segno ʃ per distinguere la s sonora e adottò le grafie ki (kiave, ma nel XVI secolo), i pronomi lui e lei in funzione di soggetto (➔ personali, pronomi; ➔ soggetto).
Piena ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] nella lingua scritta, quando è posposta può essere preceduta da un segno interpuntivo ‘forte’, come, ad es., il ➔ punto e » (➔ catafora), mentre il secondo lo ribadisce, assumendo la funzione di «ripresa anaforica» (➔ anafora):
(6) Come non è ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] i suoi aspetti e quali sono le sue regole di funzionamento. Se le regole che apprendiamo spontaneamente determinano la grammatica Ferdinand de Saussure aveva elaborato una teoria linguistica di segno diverso. Tra le altre cose, Saussure sostiene ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] la via onde discese
(Dante, Inf. XIX, 126)
b. Poi fece il segno lor di santa croce;
ond’ei si gittar tutti in su la piaggia:
ed stativi, esprimendo una condizione più o meno permanente (una funzione per la quale oggi si userebbe l’imperfetto):
(19) ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] Novecento, Lausberg (1960) riprese la classificazione in relazione alla funzione dei tropi, definendo la metonimia come l’unico tropo « Jakobson (1963) sostiene che, nel configurarsi di un segno linguistico, di varia estensione, si hanno due processi ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] in Valle d’Aosta, avendo assunto, nel contempo, la funzione (che sarebbe stata mantenuta dal Seicento sino all’avvento del Regno di Francia fino al Trattato di Utrecht (1713), che segnò il loro passaggio alla sovranità sabauda. Gli abitanti dell’alta ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] l’enunciato è una coordinata separata dalla frase precedente da un segno d’interpunzione forte, come in (10):
(10) Con pp. 51-68.
Ferrari, Angela (2002), Valore intrinseco e funzioni testuali della frase nominale, in L’infinito & oltre. Omaggio ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] numeri romani; l’assenza di punteggiatura; la resa con l’unico segno «V» sia della ‹v› sia dalla ‹u›, abbandonata del minori, vennero arredati con iscrizioni che avevano una funzione unificatrice e omologante, al pari delle nuove intitolazioni delle ...
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Per convenevoli s’intende un insieme di atti e formule verbali che denotano un comportamento formalmente cortese e che si ripetono in maniera rituale in determinate circostanze. Espressioni quali come [...] una società: in molte culture, tagliare i convenevoli è segno di inciviltà e scortesia, in altre è invece indice di o stereotipate, modulabili a seconda dei contesti. In generale, la funzione di contatto fàtico svolta da domande quali come va? come ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...