Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] o immaginario) che sia radice di un'equazione F(x) = 0, dove F(x) è una funzionerazionaleintera, a coefficienti razionali, anzi, com'è sempre lecito supporli, interi e primi tra loro. Fra le infinite equazioni analoghe cui ϑ soddisfa, ve n'è una ...
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Generalità. -
1. Si tratta di un termine matematico, del quale gioverà chiarire il significato in via intuitiva, prima di passare alla definizione precisa e ai necessarî sviluppi teorici. Consideriamo [...] Descartes (Leida 1649).
Dette equazioni si possono facilmente invertire. Esse mostrano che una funzionerazionaleintera F(x, y) di grado n nelle x, y, si trasforma in una funzionerazionaleintera, e dello stesso grado n, nelle x′, y′. Il numero ...
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. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] m oppure n > m,
oppure
perciò le derivate di ordine n > m, di una funzionerazionaleintera di grado m, sono tutte nulle. Anche le funzionirazionali fratte ammettono le derivate di tutti gli ordini, quando si escludano i valori della variabile ...
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La vita. - Figlio naturale del generale d'artiglieria Destouches e della canonichessa de Tencin, d'Alembert nacque a Parigi il 16 novembre 1717, e appena nato fu abbandonato sui gradini della chiesa di [...] dimostrazione del teorema fondamentale dell'algebra (chiamato spesso teorema di d'A.), cioè che ogni equazione algebrica (funzionerazionaleintera) ammette sempre una radice, e ne ha tentata una dimostrazione (Accad. di Berlino, 1740).
Più solido e ...
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INTERPOLAZIONE
Giovanni Lampariello
Matematica. - 1. S'immagini di studiare sperimentalmente un fenomeno qualsiasi, in cui compaiano due grandezze misurabili x e y, tali che la seconda dipenda dalla [...] Il problema, in questa forma generale, è indeterminato, ma non è più tale se si vuole che la y sia una funzionerazionaleintera di x o, come più comunemente si dice, sia un polinomio in x. Precisamente, supponiamo assegnati per l'incognito polinomio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Ruffini
Francesco Barbieri
Franca Cattelani Degani
Paolo Ruffini, medico e matematico, deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche, anche se i suoi [...] o irresolubilità per radicali di una generica equazione algebrica di grado n dipendeva dall’esistenza o meno di una funzionerazionaleintera delle n radici dell’equazione che, al permutarsi di queste, assumesse solo m valori distinti, con . < n ...
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integrazione
integrazione termine con cui si indica il calcolo di un → integrale: l’integrazione di una funzione consiste nella ricerca delle sue primitive. Il termine è usato anche per indicare la risoluzione [...] . Per esempio:
Integrazione di funzionirazionali
Tutte le funzionirazionali sono dotate di primitive esprimibili in termini finiti mediante le funzioni elementari. Nel caso di funzionerazionaleintera (funzioni polinomiali), l’integrazione è ...
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QUARTICHE
Edgardo Ciani
. In matematica un'equazione algebrica in quante si vogliono incognite, come pure una funzionerazionaleintera o una forma algebrica in quante si vogliono variabili, si dice [...] come quoziente di due altri, esprimibili in modo razionaleintero per mezzo dei coefficienti della forma f; si e O. Chisini, Lezioni sulla teoria geoemetrica delle equazioni e delle funzioni algebriche, voll. 4, Bologna 1915-1928 (per le binarie ...
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MENGOLI, Pietro
Amedeo Agostini
Matematico, nato a Bologna nel 1626, morto ivi il 7 giugno 1686. Laureato in filosofia nel 1650 e in ambedue le leggi nel 1653, si dedicò agli studî matematici sotto [...] dei numeri triangolari
e somma le serie più generali
ove am è una funzionerazionaleintera del numero naturale m, con la condizione am+p > am, essendo p intero. Questi ultimi ritrovati, che il Leibniz tentò di appropriarsi, furono conseguiti con ...
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OMOGENEO
Luigi CAMPEDELLI
. In algebra (v.) un polinomio intero (funzionerazionaleintera) in due o più variabili x, y, ... z, si dice omogeneo, di grado o ordine n, quando tutti i suoi addendi (monomî) [...] moltiplicato per kn: si approfitta di questo fatto per estendere il concetto di omogeneità dal caso dei polinomî interi a quello di una qualsiasi funzione f, che appunto si dirà omogenea di grado n rispetto a certe variabili x, y, ..., z, quando ...
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intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: la statua, l’anfora si è conservata...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...