Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] proprio corpo, in una forma simbolica e immateriale (omogenea alle tracce lasciate dal soggetto assente) per entrare in finestra, se ne possono anche mettere in crisi la funzione e, soprattutto, la configurazione.
Lo schermo rettangolare, costruito ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Statica
Fayza Bancel
Mariam Rozhanskaya
Statica
La statica è quella parte della meccanica che si occupa dell'equilibrio [...] una data distanza rispetto al centro del mondo vede variare il proprio peso in funzione di questa distanza. Più è lontano, più è pesante. Se si avvicina da applicare a una estremità di una sbarra omogenea sospesa in un punto perché resti in equilibrio ...
Leggi Tutto
Dentro il cratere. Il terremoto del 1980 nella memoria dei sindaci
Anna Maria Zaccaria
La frattura
Il 23 novembre 1980 era una domenica di sole. «Non sembrava novembre», recita il ritornello della memoria. [...] di disordine non si presenta in maniera omogenea. Forme di coordinamento delle attività, seppure autogestite amministratore e si nutre del ricordo di ciò che, esercitando le stesse funzioni, hanno fatto gli altri. I parenti, gli amici, la famiglia, ...
Leggi Tutto
Religione
Mircea Eliade
sommario: 1. Definizioni: la religione e il sacro. 2. Manifestazione del sacro. 3. Lo spazio sacro. 4. Vivere in un mondo sacro. 5. Il tempo sacro. 6. La struttura delle feste. [...] l'uomo religioso anche il tempo, come lo spazio, non è né omogeneo né continuo. Da un lato vi sono gli intervalli del tempo sacro nell'oltretomba. È in grado di assolvere a tutte queste funzioni grazie alle sue tecniche dell'estasi, cioè alla facoltà ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] Mesopotamia.
Comunque la divinazione costituisce la prima area omogenea in cui nella cultura greca antica si può “nomoteti”, cioè i creatori di nomi. Così il nome viene a funzionare sulla base di due fattori che giocano assieme: l’uso (ethos) ...
Leggi Tutto
Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] le cui regioni contribuivano in maniera sostanzialmente omogenea, dall'altro i localizzazionisti. Per questi ultimi cognitiva in occasione di un nuovo compito non interferisce sul funzionamento delle altre operazioni. Da qui la necessità di impiegare ...
Leggi Tutto
Adriano I
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno Teodoto, [...] e nel territorio circostante in maniera piuttosto omogenea e organizzati secondo un ordine cronologico, in particolari cure alle diaconie, cioè a quelle istituzioni che avevano la funzione specifica di carità e di assistenza ai poveri. Nell'area del ...
Leggi Tutto
Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] finora a proposito del software del linguaggio può lasciar pensare che nel funzionamento delle lingue operino esclusivamente principi analogici, cioè regolari, omogenei e descrivibili con relativa nettezza. Sarebbero questi, allora, a stabilire che ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] un mondo gerarchicamente strutturato a favore di un Cosmo del tutto omogeneo e uniforme. Non solo, il punto d'arrivo di questo l'aiuto del telescopio. L'unica ipotesi possibile è che questa funzione l'abbiano comunque, ma per gli abitanti di Giove.
A ...
Leggi Tutto
VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] dendrocronologia ora data con certezza al regno di Aroldo. La funzione e l'origine delle fortezze sono state a lungo materia più antica, la chiesa di Urnes fu decorata in maniera omogenea dal principio alla fine, con identici motivi, composizione e ...
Leggi Tutto
omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa natura, dello stesso carattere, detto...
sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...