ARABESCO
O. Grabar
Il termine compare per la prima volta come sostantivo, con un significato che prelude a quello moderno di 'decorazione a motivi stilizzati a intreccio', negli scritti di autori del [...] le forme non avevano significato che in sé e in funzione del piacere estetico. Per quanto potesse essere ricco ed elaborato degli a. si fonda su alcuni princìpi di base: l'unità modulare di base (in genere circolare o tendente al cerchio) è ripetuta ...
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differenziamento neuronale
Lo stadio di sviluppo del cervello nel quale le cellule acquisiscono caratteristiche strutturali e funzionali distintive, come risultato dell’espressione di classi specifiche [...] , ma risultano mescolati tra loro così che, con le loro diverse attività elettriche, possano regolare e modulare reciprocamente le loro funzioni. La diffusione dei neuroni in aree del cervello diverse dalla loro regione d’origine avviene tramite un ...
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endocannabinoidi
endocannabinòidi s. m. pl. – Gli e., o cannabinoidi endogeni, sono piccole molecole segnale che utilizzano gli stessi recettori di membrana a cui si legano anche alcune sostanze naturali [...] situazioni che inducono stress sono in grado di modulare l’espressione del recettore CB1 e le concentrazioni e l’accumulo di energia, piuttosto che il suo consumo; questa funzione è stata molto utile nel corso dell’evoluzione delle specie, quando ...
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programmazione
programmazione insieme delle operazioni (→ programma) necessarie a istruire un automa esecutore; per questo scopo l’uomo interagisce con la macchina attraverso un opportuno linguaggio [...] strutturata, che utilizza al suo interno le diverse strutture quali il blocco, il controllo, il modulo, l’oggetto, la funzione, la proposizione logica.
L’esistenza di linguaggi di programmazione differenti risponde principalmente all’esigenza di ...
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processo di sviluppo in psicoanalisi
Antonella Gentile
Padre e funzione paterna
Per un uomo l’acquisizione della funzione paterna non è legata al semplice riconoscimento di un’evidente paternità biologica, [...] dei propri genitori e di unico oggetto d’amore della compagna che è diventata madre. È importante poter modulare la funzione paterna protettiva, normativa e punitiva a seconda delle età dei figli, nonché riconoscere le diverse esigenze di maschi ...
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BENNATI, Francesco
Domenico Celestino
Nato a Mantova nel 1798, studiò medicina e chirurgia presso le universìtà di Pavia e di Padova, e, distintosi in modo particolare, proseguì gli studi a spese del [...] alle variazioni del volume della cavità di risonanza, attribuì alle corde vocali la funzione di fornire la vibrazione e agli organi sopralaringei il compito di modulare e potenziare i suoni. Secondo alcuni autori, avrebbe usato nel 1832 uno specchio ...
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modulazionemodulazióne [Der. del lat. modulatio -onis, dal part. pass. modulatus di modulare (→ modulatore)] [LSF] Operazione consistente nel variare in un certo modo voluto il valore di una determinata [...] ◆ [ELT] M. angolare: la m. di frequenza e di fase, che fanno variare l'argomento della funzione sinusoidale esprimente il segnale portante: v. modulazione di segnali: IV 83 c. ◆ [ELT] M. composita: quella che opera contemporaneamente su due grandezze ...
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Vedi KASMENAI dell'anno: 1961 - 1995
KASMENAI (v. vol. IV, p. 329)
G. Voza
Le ricerche più recenti sono state rivolte soprattutto all'estensione e all'approfondimento delle conoscenze sul singolare impianto [...] strutture abitative dà l'impressione di una forte regolarità modulare, estesa a tutto il tessuto urbano. L'elevato delle si sovrappongono agli isolati arcaici. Il muro aveva la funzione di recintare il sito più elevato della città; probabilmente ...
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effettore allosterico
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Legante in grado di modulare la posizione dell’equilibrio tra due (o più) conformazioni di proteine oligomeriche, regolandone in tal modo l’attività [...] effettori allosterici, nel senso che sono in grado di modulare l’affinità per le altre molecole di substrato che si piccole rispetto alla grandezza della proteina oligomerica di cui governano la funzione, e – quel che è più importante – di forma ...
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regolazione trascrizionale
Armando Felsani
Controllo dell’espressione genica a livello della trascrizione di RNA; in questa definizione è compreso qualsiasi processo capace di modulare la frequenza, [...] mantenere i corretti livelli di espressione genica in funzione della situazione fisiologica della singola cellula e dell del segnale che, a partire dalla superficie cellulare, modulano la trascrizione in risposta a cambiamenti dell’ambiente esterno ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulare1
modulare1 agg. [der. di modulo]. – Relativo a un modulo (nel suo sign. primo e più generale), basato su un modulo, e quindi anche costituito dal vario accostamento di elementi (detti essi stessi elementi m.) che ripetono le misure,...