Economia
Dazio d. Dazio che si applica su merci provenienti da paesi con cui si è in guerra doganale o a essi dirette, e che è perciò superiore a quello imposto sulle stesse merci importate o esportate [...] variabile indipendente. Precisamente, data una funzione y=f(x), sia Δy l’incremento che essa subisce in conseguenza di un incremento Δx della variabile velocità delle due ruote condotte. L’applicazione più nota e diffusa è quella alla trasmissione del ...
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omogeneità La condizione di ciò che è omogeneo, sia rispetto ad altri enti, sia rispetto alle sue parti, in quanto vi sia identità, similitudine o quanto meno armonia tra gli oggetti o le parti in questione.
economia [...] di un certo ente o, piùin generale, una certa legge fisica, la funzione f resta invariata quando si cambino nota, è considerato di evidenza intuitiva.
matematica Funzione omogenea Funzione f(x, y, z, …) di piùvariabili x, y, z, … tale che, per ...
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Economia
Rinuncia a consumare una parte del reddito netto, in natura o in moneta, e anche i beni non consumati o il loro equivalente monetario, indipendentemente dall’uso che ne intenda fare il risparmiatore. [...] r. e investimento erano infatti unanimemente considerati funzioni di una stessa variabile (il saggio di interesse) e tendenti di Keynes, il quale afferma che il r. cresce in misura più che proporzionale al crescere del reddito corrente. Questa teoria ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] funzione congiunturale) è svolta in quasi tutte le economie sviluppate dalla prima metà del Novecento: essa è stata praticata in modo sempre più pubblico, attraverso lo studio endogeno delle variabili istituzionali. La teoria della tassazione ...
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Impresa che compie operazioni di raccolta di fondi ed eroga crediti non trasferibili sul mercato.
Funzione creditizia e monetaria
La b. contemporanea è il risultato di due processi evolutivi. Il primo [...] variabile fra i diversi paesi e contesti economici – un’ampia gamma di servizi, sempre più rilevanti anche in -banchiere, spesso signore della propria città, non svolge autonoma funzione monetaria; la moneta è metallica, ma la lettera di cambio ...
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Ingegneria
Il termine a., introdotto negli anni 1940 da J. Diebold per descrivere il largo impiego di apparecchiature automatiche manifestatosi soprattutto nell’industria automobilistica, esprime oggi [...] diversi trattamenti, si adottano catene per il controllo delle variabili operative. Nel controllo di qualità dei prodotti, fase di a. comporta problemi di sicurezza di funzionamento, tanto più gravi in quanto anche il guasto di un elemento secondario ...
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Povertà
Pasquale Lucio Scandizzo
Marco Zupi
(App. V, iv, p. 226)
Il concetto di povertà
La p. è un concetto allo stesso tempo intuitivo e ambiguo. Esso dipende dalla società cui si fa riferimento, [...] comunicazione e dell'informazione. Fa riferimento a variabili 'recenti', che riflettono le trasformazioni dell' .000, ovvero 167.000 inpiù rispetto al 1996 (v. tab. 3). Il numero delle famiglie povere in Italia è dunque in aumento. L'indagine della ...
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Finanza pubblica
Giuseppe Dallera
I primi studi a carattere sistematico sui problemi della f. p. si possono far risalire all'inizio del sec. 18°, quando l'emergere degli Stati nazionali in Europa pose [...] di tassazione più realistiche, in second best, massimizzando una funzione di in grado di anticipare gli interventi pubblici di politica economica, di modo che quest'ultima sia sistematicamente anticipata e non possa avere effetti sulle variabili ...
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PRODUTTIVITÀ
Martino Lo Cascio
Vincenzo Lo Iacono
(App. III, II, p. 493)
Il termine p. è usato nella teoria economica per indicare l'apporto di uno o più fattori (input) al processo produttivo di un [...] o più input da esso impiegati (Fuss, McFadden e Mundlak 1978). In questo caso può essere definita la funzione di produzione
Il progresso tecnico è pertanto assunto essere esogeno o residuo, variabile a tasso costante e neutrale nel senso di J.R. ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] della resa unitaria più che all'ampliamento delle aree coltivate.
A causa delle variabili condizioni climatiche la quasi soltanto la funzione di lingua scritta.
In Toscana la crisi si avverte di meno: tuttavia la sempre più forte diffusione della ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...