Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] cervello rende possibile la cognizione e, piùin generale, come funziona la mente in rapporto ad attività quali la memoria, intenso piacere. Si tratta di forme di piacere diverse, variabili da individuo a individuo, ma indicative dell'esistenza di ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] - la parte emersa di un iceberg - sappiamo molto di più. Conosciamo infatti come è organizzata in unità funzionali, come funziona, che è molto variabile, e in che consiste questa variabilitàin termini chimici. Della rilevanza biologica della ...
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ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] funzioni.
a) Le cellule degli epitelî assorbenti presentano in superficie estroflessioni che aumentano lo sviluppo della membrana limite: le più ;
b) cellule gliali ectodermiche di forma molto variabile ed aventi stretti rapporti con i neuroni e con ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] il principio secondo il quale non è l'organo a determinare la funzione bensì l'inverso: "Non è la forma del corpo o delle digestione più efficiente. Questo processo, grazie al mutamento ambientale e alla variabilità individuale sempre presente in ...
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Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] Essi posero l'accento sull'idea di una gerarchia di parti fondata sulla funzione, l'armonia, lo scopo ultimo, e sostennero il primato del sistema ha portato nuove variabili da prendere in considerazione, e questo ha reso più complesse le spiegazioni ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] endocellulari di forma granulare e di dimensioni variabili: le più voluminose, in parte note dalla microscopia ottica, sono sono quella dei vacuoli vegetali, che svolgono complesse funzioni di scambio e di regolazione del contenuto idrico della ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] funzione del telescopio di Mount Palomar. Questo telescopio, situato in California, ha un diametro doppio (5,08 m) rispetto a quello di Mount Wilson, anch'esso in California e per molti anni rimarrà il più )n≥0 di variabili aleatorie, in modo tale che ...
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AMBIENTE, TUTELA DELL'
Richard B. Stewart e Emilio Gerelli
Tutela dell'ambiente
di Richard B. Stewart
Introduzione: la nascita della tutela ambientale
La tutela dell'ambiente ha lo scopo di prevenire [...] spiegato più avanti, distrutte per motivi simili. Il problema dei beni in comune non deve essere considerato soltanto infunzione della implicano un gran numero di variabili complesse. Questi problemi dovranno in buona parte continuare a essere ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] sistema nervoso, in alcuni casi di funzionamento spinale, o addirittura di funzionamento ancora più segmentario. In particolare, egli come espressione diacronica ‒ e di fatto contingente e variabile ‒ di germi (Keime) e di disposizioni (Anlagen ...
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La grande scienza: introduzione
Enrico Alleva
Sergio Carrà
Gilberto Corbellini
Giorgio Parisi
La grande scienza
Le attività di ricerca scientifica abbracciano oggi un enorme numero di settori e di [...] non sembra infatti del tutto soddisfacente se applicato a distanze molto più piccole di 10−15 cm (per es., 10−19 cm funzionamento non sono realizzati creando una variabilità casuale nella struttura e lasciando che i circuiti si stabilizzino, bensì in ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...