BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] , afferente al portico o a una navatella e più tardi, nelle b. medievali, anche in una delle navate laterali, con la conseguente totale esclusione di quest'ultima dalle proprie funzioni.Una rassegna analitica geograficamente organizzata delle b. può ...
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L'ambiente urbano
Herbert Sukopp
(Institut für Ökologie Technische, Universität Berlin Berlino, Germania)
Gli ambienti creati dall'uomo includono un'ampia varietà di habitat, organismi e comunità. L'alterazione [...] infunzione della distanza da ampie aree verdi. In base a queste caratteristiche nei centri urbani si possono distinguere zone climatiche diverse, più piombo e zinco nei suoli urbani sono molto variabili. In particolare, i detriti di laterizi e di ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] oggi come l'elemento architettonico più monumentale elaborato infunzione di questa 'dicotomia abitativa', in Piemonte, entrambi però duecenteschi.
A differenza dell'architettura cistercense, gli schemi di quella certosina sono però molto variabili ...
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CERTOSINI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine religioso le cui origini risalgono a s. Bruno di Colonia, che, nel 1084, costituì nelle Alpi del Delfinato, in un luogo deserto chiamato Cartusia, poi Chartreuse, [...] generale delle certose fu in sostanza determinato più dalle esigenze di massima del il refettorio è di grande ampiezza, infunzione evidentemente di una certosa doppia. Nel la galilea aveva forme quadrilatere variabili dal quadrato al trapezio e ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] variabili, spesso a forma di cubo o di parallelepipedo, costituisce l'elemento più a cassa, nella sua forma originaria, entrò in disuso con la scomparsa di questa forma di culto 1956).
Dal punto di vista della funzione liturgica, l'a. appare collegato ...
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FIBULA
V. Bierbrauer
Con il termine di f., dal lat. fibula, si indica in generale un fermaglio da veste in metallo in cui la terminazione libera di uno spillo viene infilata o incastrata in un fissaggio.Le [...] più sicure sono le conoscenze sull'uso e sulla funzione con smalti cloisonnés e champlevés e con dimensioni variabili tra cm. 2 e cm. 3. 5) e di due grandi f. di forma circolare con aquila-pavone in lamina d'oro (diametro cm. 9,3-9,7; cm. 7- ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] ne garantivano ufficialità, autenticità e valore; più raramente le m. recavano impronte a particolari, con criteri variabili. Le cancellerie, in scene di Annunciazione; e poi numerosi santi, scelti e raffigurati secondo criteri precisi di funzione ...
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CORONA
E. Zanini
La c., ornamento del capo di forma circolare spesso in metallo prezioso, fu nel Medioevo il più importante segno di sovranità delle monarchie occidentali. Gli esempi conservati sono [...] perle, secondo schemi variabili; il punto centrale della purpureo, secondo testimonianze più tarde, e non in uso per molto tempo.Del tradizionale rapporto della c. e della sua funzione con il mondo ultraterreno, il Medioevo mise particolarmente in ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] di una determinata variabilein termini di 'salute furono creati dagli dei nella maniera più perfetta possibile [...]". È in questa complessa speculazione, fra le cui alla rappresentazione artistica, ed è infunzione di indirizzi come questi che H ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] studio delle istituzioni giuridiche in rapporto alle funzioni sociali che queste e di istituti specializzati.
Nei suoi sviluppi più recenti, la s. dell’industria tende a riguardo al quadro delle rispettive variabili esplicative: mentre la s. ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...