Metodo e tecniche nelle scienze sociali
Giancarlo Gasperoni
Alberto Marradi
Metodo
di Alberto Marradi
Il termine 'metodo' è di origine greca, ed è formato dal sostantivo ὁδόϚ (strada) e dalla preposizione [...] metodologica propriamente detta è la scelta fra le tecniche infunzione della natura del trattamento che ciascuna tecnica fa subire deboli nel caso di variabili categoriali, più potenti per le variabili cardinali. In genere, i valori caratteristici ...
Leggi Tutto
MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] più semplice in quanto non riguarda i processi di formazione e istituzionalizzazione di macrofenomeni, ma piuttosto i sistemi già formati e funzionanti. In quali criteri generativi di norme più specifiche e piùvariabili rispetto alle esigenze di ...
Leggi Tutto
Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] in questi successi e in questi insuccessi.
Le 'funzioni sociali'
L'importanza da attribuire alla personalità diviene anche più evidente quando si considerino alcune 'funzioni controllo quasi assoluto delle variabili rilevanti. Bisogna inoltre ...
Leggi Tutto
Modernizzazione
Carlo Trigilia
Introduzione
Le scienze sociali contemporanee fanno largo uso del termine 'modernizzazione' per indicare un processo di mutamento su larga scala che avvicina una determinata [...] industrializzazione, e piùin generale nel far funzionare efficacemente il mercato, era già stato messo in evidenza da stabiliscono tra loro, non possono essere compresi esclusivamente in termini di variabili che mirano a definire l'autonomia e la ...
Leggi Tutto
Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] nozione di cultura. Questa funzione non può più però essere attribuita alla cultura in quanto tale nel momento in cui si riconosce che J. Gould, con la sua insistenza sulla grande variabilità di alternative, sulla flessibilità dei programmi e quindi ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] in Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna ed altrove (v. Gibson, 1988; v. Pettigrew, 1976). Infine, la variabilepiù lo Stato e le forze locali. In tal senso è importante ricordare la funzione del nazionalismo come strumento ideologico della costruzione ...
Leggi Tutto
Mercato e società
Luciano Gallino
sommario: 1. La costruzione sociale del mercato. 2. Il mercato come sistema informativo e regolatore sociale. 3. Il fattore tecnologia. Dal mercato-luogo al cyber-mercato. [...] in forma via via più divulgativa per le classi inferiori), e a porre in risalto l'innocenza morale del mercato, o almeno il fatto che il suo regolare funzionamento non lede alcuna norma etica - in X con orari lunghi e variabili, mentre si sa che il ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Ruoli, teoria dei
Introduzione
Il fatto che individui assai diversi per carattere, appartenenza di genere e origini si comportano nello stesso modo quando occupano la stessa posizione nella struttura [...] Dahrendorf) consiste nel fatto che questo "inpiù" non viene inteso come un fatto nota teoria delle variabili strutturali o variabili modello (pattern conciliare, che assolve una funzione mentre è apparentemente impegnato in un'altra; che monta ...
Leggi Tutto
Impresa e società
Franco Maria Amatori
Introduzione
L'impresa è un insieme di azioni svolte da diverse persone ma predeterminate da un piano e dirette e coordinate da una volontà unitaria (cfr. Sombart, [...] , le variabili che appaiono più direttamente affrontano il mercato. Si costituiscono pertanto divisioni autonome, definite per prodotto o per aree geografiche, al cui interno sono presenti tutte le funzioni nelle quali già si strutturava l'azienda: in ...
Leggi Tutto
Emancipazione femminile
Giovanna Zincone
Introduzione
Fino a poco più di un secolo fa, in Italia e in molti altri regimi liberali, ai cittadini di sesso femminile non era consentito votare, le donne [...] variabilità tra un paese e l'altro: in Grecia, in Olanda, in Norvegia, le donne sono più numerose degli uomini nelle attività scientifiche; in quel sistema dei ruoli in cui alcune persone sono definite da altre e vivono infunzione di altre.Anche ...
Leggi Tutto
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...