L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] divenne ancora più profonda quando Cayley mostrò che la superficie di Kummer si presentava in modo naturale nello studio di un'importante e tuttavia piuttosto oscura classe di funzioni complesse: le funzioni theta in due variabili. In tal modo ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] crescono sempre di piùin modo da superare ogni numero dato") e quella di infinitesimo (una variabile "che ha zero come limite"), per mezzo della quale Cauchy precisava poi il fondamentale concetto di continuità di una funzionein un intervallo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] mostra per primo la fecondità in Fondamenti per la teorica delle funzioni di variabili reali (1878).
Nel 1895 la grande stagione dei dibattiti sui fondamenti, che hanno impegnato i più grandi matematici nei primi trent'anni del secolo. Al tempo ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] in quale modo sfruttare la periodicità delle funzioni trigonometriche elementari seno e coseno per lo studio delle proprietà dei numeri interi. Un progresso nell'ambito di una teoria dei numeri estesa e ramificata è ritenuto tanto più significativo ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] cui modo di affrontare le equazioni di secondo grado in due variabili era più vicino a quello di Fermat. Vanno ricordati anche il generale delle funzioni. I metodi cartesiani, e quelli contenuti nei commenti alla Géométrie, furono usati in un primo ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le equazioni differenziali
Silvia Mazzone
Clara Silvia Roero
Le equazioni differenziali
E con la nascita del calcolo infinitesimale di Newton e di Leibniz, nella seconda [...] opportunamente la prima rispetto a x e la seconda rispetto a y. Clairaut estende il risultato a funzioni di piùvariabili e determina opportuni fattori integranti; nel caso delle equazioni in tre variabili
[30] M(x,y,z)dx +N(x,y,z)dy +P(x,y,z)dz = 0 ...
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La grande scienza. Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Enrico Arbarello
Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Nel trattato Le coniche, Apollonio di Perge (262-180 a.C. circa) [...] funzioni meromorfe di una superficie di Riemann di genere zero è il campo delle funzioni razionali in una variabile e sarà oggetto di esame nel prossimo paragrafo, insieme con il caso più generale dello spazio dei moduli Mg,n delle curve n-puntate di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Il Bourbakismo
Jean-Paul Pier
Il Bourbakismo
L'avvento e l'influenza di Bourbaki costituiscono uno dei fenomeni più sorprendenti nella matematica [...] elementare delle proprietà infinitesimali delle funzioni di una variabile reale; l'estensione di tali proprietà alle funzioni di piùvariabili reali o, a maggior ragione, alle funzioni definite in spazi più generali potrà essere trattata solamente ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] ‒ che si occupa della massima deviazione Δf del valore di una funzione f, in generale di piùvariabili, dal valore nominale f(x,y,…) dipendente dalla variazione dell'errore delle variabili entro determinati limiti Δx, Δy,… ‒ e nella teoria del valore ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] concepì i funzionali come funzioni dipendenti da un’infinità di variabili: tutti i valori della funzione u(t) variabile indipendente. Il metodo che egli adoperò per affrontare i problemi relativi ai funzionali o, piùin generale, per gettare le ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...