Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] individuo provvisto di ali funzionanti e non di moncherini piùvariabili trovate finora sono i fibrinopeptidi, piccoli peptidi che sono staccati dalla molecola del fibrinogeno al momento della coagulazione. L'origine di queste differenze non è nota in ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] per l'acquisizione della grammatica, definendo, per esempio, l'insieme variabile dei possibili referenti per i pronomi come "io" e "tu funzioni tipiche del collo, esattamente come in specie meno specializzate, ma è dotato di un potenziale inpiù per ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] su uno spazio di Stein X si ha: (A) in ogni x∈X, la spiga Fx è generata dalle funzione continua di tre variabili si può scrivere come composizione di piùfunzioni di due variabili? V.I. Arnold prova che ogni funzione reale continua di tre variabili ...
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Storia dei concetti e delle tecniche nella ricerca sulle reti neurali
Jack D. Cowan
(Department of Mathematics, University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
In questo saggio descriveremo diverse ricerche [...] NAND in circuiti di grande profondità logica per realizzare funzioni logiche di molte variabili. Ciò induce a pensare che i neuroni reali possano realizzare funzioni logiche di molte variabili con una probabilità di errore, s, non molto più grande ...
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Proteine
GG. Michael Hass e Hans Neurath
Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura covalente, di G. Michael Hass e Hans Neurath
Struttura tridimensionale, di Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura [...] inpiù di 30 specie; un paragone delle sequenze in citocromi isolati da specie estremamente diverse, come i lieviti e l'uomo, rivela che circa un terzo dei residui è assolutamente ‛invariabile'; tali residui sono quindi critici per la funzione ...
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Dispositivi neurali elettronici con funzioni specifiche
Joshua Alspector
(University of Colorado, Colorado Springs, Colorado, USA)
In questo saggio illustreremo le motivazioni che spingono a progettare [...] I pesi modificabili si possono realizzare mediante resistenze variabili. Negli anni Sessanta venne effettivamente costruito un dispositivo
formula [24]
in cui l'apice denota la derivata prima. Se si impiega una funzione costo più simile a quella ...
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Immagini del linguaggio
Friedmann Pulvermüller
(Sozialwissenschaftliche Fakultät, Universität Konstanz, Costanza, Germania)
Secondo le teorie del 19° secolo, il linguaggio era localizzato in due piccole [...] in quelle sensoriali. Piùin generale, la localizzazione corticale di una certa rappresentazione è una funzione del luogo della corteccia in di persone famose. Non è chiaro a quale variabile psicologica si correli questo incremento di attività. È ...
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Visualizzare il funzionamento del cervello umano
Adina L. Roskies
(Department of Neurology and Neurological Surgery, Washington University School of Medicine, Saint Louis, Missouri, USA)
Steven E. Petersen
(Department [...] umano normalmente producono campi di intensità fino a 4 tesla (più spesso 1,5 tesla) e, per mantenere la durata della in grado di determinare il suo funzionamento, dal momento che non sarà possibile fare alcuna correlazione con un'altra variabile. ...
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L'elaborazione dell'informazione per il movimento
Apostolos P. Georgopoulos
(Brain Sciences Center, Veterans Affairs Medical Center,)
University of Minnesota, Medical School Minneapolis, Minnesota, USA
L'elaborazione [...] in evidenza da R.V.L. Hartley nel 1928. Questa funzione risulta più pratica da usare in quanto N potrebbe crescere molto rapidamente al crescere della complessità del sistema. In nel centro per un periodo di tempo variabile, dopo il quale uno dei due ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] che la sintomatologia afasica è variabile: la stessa parola che fisso; esse sono anche chiamate parole funzione, in quanto specificano le relazioni fra le parole a classe aperta possono essere scomposte inpiù parti (morfemi). Secondo una prima teoria ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...