L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] risultati di Poincaré e di Picard.
Fu possibile sviluppare una teoria locale delle funzioni di piùvariabili complesse utilizzando le serie di potenze inpiùvariabili con le relative regioni di convergenza, ma anche il semplice risultato che tali ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] su questo argomento e su quello, ancora più complesso, delle 'funzioni theta', funzioni di piùvariabili legate tra loro da quello che egli chiamò, in modo appropriato, un labirinto di formule. In entrambi gli argomenti, la considerazione delle ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] √5. Sulla base di una teoria dei polinomi inpiùvariabili Kronecker suggeriva la possibilità di un trattamento unificato della teoria dei numeri algebrici e di quella delle funzioni algebriche. Non si trattava di trasferire nozioni e risultati ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di piùvariabili [...] complessa ha portato certamente a usare le funzioni di due variabili reali, ma soltanto in quel contesto specifico, impedendo che ci si interessasse piùin generale a una teoria delle funzioni reali di piùvariabili. Dal momento che l'accento sul ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Geometria algebrica
Jeremy Gray
Geometria algebrica
Agli inizi del XX sec. la scuola di punta in geometria algebrica era quella italiana, guidata [...] la verità.
Nel 1924 Artin ebbe l'idea di introdurre la funzione zeta nel contesto dei polinomi in due variabili. Il modo più semplice di affrontare la questione è considerare la funzione zeta nel quadro generale tracciato dallo stesso Artin. Sia K un ...
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Invarianti, Teoria degli
Claudio Procesi
La geometria proiettiva, e le geometrie non euclidee, ebbero un grande impatto sul pensiero algebrico e geometrico del secolo scorso. Le idee scaturite da questa [...] metodo simbolico.
L'estensione della teoria a forme inpiùvariabili è dovuta principalmente a Alfredo Capelli. Il suo . La determinazione di generatori delle funzioni invarianti in m variabiliin V e m variabiliin V* viene detta da Weyl primo ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Il calcolo delle variazioni
Ivor Grattan-Guinness
Il calcolo delle variazioni
Il calcolo in una e piùvariabili
Una volta sviluppata la teoria della differenziazione e integrazione [...] x,y)dq+…,
egli trovò la seguente condizione più generale per l'ottimalità di ∫Zdx:
In analoghe situazioni Euler considerò Z come una funzione di variabili addizionali, risolvendo in questa maniera problemi più complessi. Per esempio, trovò la curva ...
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Hilbert, problemi di
Hilbert, problemi di lista di problemi (23 in tutto), all’epoca irrisolti, esposti in parte da D. Hilbert nel 1900, in occasione del secondo Congresso internazionale dei matematici [...] che caratterizza questo problema può essere così formulata: può un polinomio inpiùvariabili che assume valori reali non negativi essere rappresentato come somma di quadrati di funzioni razionali? La risposta affermativa è stata data da E. Artin che ...
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MINICH, Serafino Rafaele
Michela Zaupa
– Nacque l’8 nov. 1808 a Venezia, da Stanislao, di origine dalmata, e da Pisana Papacizza.
Ebbe un fratello minore, Angelo, divenuto un notevole anatomo-patologo [...] sviluppò quella già illustrata a Padova sull’integrazione delle funzioni di piùvariabili, nella quale si poteva far dipendere l’integrazione di una funzione del primo ordine inpiùvariabili da un’unica integrazione parziale. Il M. riferì infine ...
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continuita
continuità proprietà che, in diversi contesti matematici, precisa l’idea intuitiva di mancanza di interruzione. Il passaggio dall’idea intuitiva alla precisazione matematica del concetto non [...] di piùvariabili ha alcune caratteristiche che lo differenziano da quello di una funzione di una variabile (→ funzione di n variabili).
La nozione di continuità si estende senza variazioni a funzioni definite in spazi metrici. Le funzioni continue in ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...