. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] f′ (x), finita, ed il numero P è precisamente uguale a f′ (x). Ne segue l'espressione del differenziale
Differenziare una funzione significa calcolarne il differenziale. Se è f′ (x) ≠ 0, dy è un infinitesimo di primo ordine rispetto all'infinitesimo ...
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NEURODEGENERATIVE, MALATTIE.
Fabrizio Tagliavini
Pietro Tiraboschi
– Malattia di Alzheimer. Patogenesi. Patologia. Terapia. Demenza frontotemporale. Patologia e correlazioni clinico-patologico-biomolecolari. [...] ’esaminatore, ma anche di descriverne la funzione). Altre condizioni cliniche associate a DFT p-tau/Aβ42), ridotto nella DFT rispetto alla MdA, possa contribuire a differenziare correttamente le due condizioni.
Terapia. – Agli inizi del 21° sec ...
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. Biologia. - Alla parola eredità intesa in senso biologico associamo comunemente il concetto dell'ineluttabile: tutti siamo convinti cioè che il divenire d'un individuo, almeno per una gran parte delle [...] indifferenziata, che durante lo sviluppo sarebbe venuta via via complicandosi, differenziandosi e organizzandosi. La verità era già intravista; ma sulla reale funzione che i due gameti avrebbero avuto nella trasmissione dei caratteri ereditarî ...
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OPERATIVA, RICERCA
Lucio Bianco-Mario Lucertini
(App. III, II, p. 315; IV, II, p. 669)
Premessa. − La r.o. è una disciplina che, a partire da radici culturali diversificate, ha acquisito soltanto negli [...] funzione obiettivo espressa da un'equazione lineare, vincoli espressi da equazioni o disequazioni lineari. Una delle caratteristiche di questi problemi, dovuta alla presenza delle disequazioni, è che l'ottimo si trova in un punto non differenziabile ...
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Con questa denominazione venivano indicati in passato tutti i processi morbosi caratterizzati da acuta o rapidamente ingravescente compromissione cerebrale con sintomatologia multiforme variabile, accompagnata [...] questo gruppo è l'e. giapponese (o tipo "B"; per differenziarla dalla e. letargica detta di tipo "A"). Questa malattia, Il quadro clinico di queste forme varia principalmente in funzione di particolari tipi di reazione della malattia primitiva.
L ...
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RETICOLO-ENDOTELIALE, SISTEMA
Antornio CESARIS-DEMEI
L. Aschoff nel 1913, avvicinando tra loro elementi cellulari diversi differenziati da varî autori nei tessuti connettivi di alcuni organi e aventi [...] giacché il tessuto emopoietico (A. Ferrata), di origine mesenchimale, alla nascita si differenzia in una parte che negli organi emolinfatici conserva la funzione emopoietica (ed "emocitoblasti" ne son detti gli elementi funzionali) e in un ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] problematiche rimangono aperte: infatti sembra che il bandeggio sia funzione anche del tipo di proteine presenti lungo il c. l'eterocromatina viene definita costitutiva in quanto sembra differenziabile dalla cromatina di altre regioni cromosomiche; è ...
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Cospicuo l'arricchimento delle conoscenze che gli ultimi anni, attraverso un intenso fervore di ricerche in campo chimico, biologico e clinico, hanno portato intorno all'emoglobina, a questa sostanza che [...] (globina) ed alle quali è propria una funzione di primo piano nello svolgimento delle attività respiratorie patologia è quello delle e. patologiche, cioè di e. che si differenziano da quelle dell'individuo normale sia adulto sia nelle sue fasi di vita ...
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GEOMETRIA ALGEBRICA
Ciro Ciliberto
Igor R. Shafarevich
Lo sviluppo delle idee di Ciro Ciliberto
Sommario: 1. I temi classici della geometria algebrica. a) Integrali abeliani e curve algebriche. b) [...] R. Thom, che afferma che una superficie differenziabile orientabile e compatta S immersa in P2 Y; se r 〈 0, allora - r è l'‛ordine di polo'.
Per una data funzione non nulla f, il numero r è diverso da zero solo per un numero finito di sottovarietà ...
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Fermat, ultimo teorema di
MMassimo Bertolini
di Massimo Bertolini
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Storia: il lavoro di Kummer. ▭ 3. Estensioni abeliane di Q. ▭ 4. Estensioni esplicite di campi e funzioni [...] chiamata 'forma modulare' se è olomorfa ovunque (cuspidi incluse). (Una funzione g(z) definita su un disco D di centro z0 del piano complesso, salvo al più in z0, si dice olomorfa in D se è differenziabile in senso complesso in tutti i punti di D, e ...
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differenziabile
differenziàbile agg. [der. di differenziare]. – 1. Che si può differenziare, di cui è possibile riconoscere la o le differenze: oggetti, concetti, specie vegetali facilmente o difficilmente differenziabili. 2. In matematica,...
differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo dagli animali; meno com., stabilire quali...