Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] complessi, la cui organizzazione può essere colta osservandole alle diverse scale: locale, regionale e sovraregionale.
L'organizzazione delle città a scala locale
Alla grande scala la c. si presenta come un insieme difunzioni , variabile della ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] di Spoleto. È questo sicuramente il più significativo complesso fortificato albornoziano conservatosi, che associava a una funzione , addossate al muro interno, stanze di m. 4 ca. di larghezza e di lunghezza variabile e altri ambienti più stretti che ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] funzionedi contrassegno di rango resta da precisare (Werner, 1988), ma che comunque venne utilizzato come copricapo regale in alcune monete dei Goti (Arslan, 1992). Se il senso complessivo , di profilo o frontale, con un oscuro monogramma variabile. ...
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Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] di massimizzare (o minimizzare) una funzione numerica di un certo numero divariabilicomplessodi tre serbatoi (con una capacità d'invaso totale di circa 3 miliardi di m3) e di due gallerie (lunghezza complessivadi circa 21 km e portata massima di ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] stabile prerogativa anche del pontefice.Con funzionedi suppellettile la c. si configura, sin dall'Alto Medioevo, sia come elemento pensile isolato facente parte nella fattispecie di arredi complessi destinati a qualificare lo spazio antistante ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] funzionedi riconoscibile segno dell'identità cittadina.
Bibl.:
Fonti. - Il Constituto del Comune di Siena dell'anno 1262, a cura di e il transetto (di forma più complessadi quella originale, a coro e un numero variabiledi cappelle a esso ...
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Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...]
Ma di fronte a operazioni meno disaggregabili e alle differenziazioni più complessedi scala e difunzione della discipline, in rapporto agli obiettivi di volta in volta da conseguire, e di volta in volta variabile a seconda del problema sotto ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] o la progettazione svolge solo limitatamente la sua funzionedi esauriente programmazione, perdendo in realtà molte delle matematico risulta più complesso, dovendo tener conto di tutta una serie di correlazioni fra le variabili, il campo progettuale ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] IX a. C. Quanto libera e variabile era stata la decorazione dei vasi minoici alla creazione di grandi complessi monumentali. Di tali caratteristiche decadono dalla loro funzionedi centri di traffico e di smistamento, quello di Rodi acquista importanza ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] funzionedi probabilità e corrisponde alla distribuzione gaussiana (curva a campana) degli errori di una serie di concetto alla distribuzione di una variabile biologica in una possibile [...]". È in questa complessa speculazione, fra le cui pieghe ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...