FEDERICO I Gonzaga, marchese di Mantova
Gian Maria Varanini
Figlio primogenito di Ludovico III marchese di Mantova e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 2 luglio (più probabilmente che il [...] possono consentire di far fronte a tale necessità: nella sostanza si attua un trasferimentodi denaro da carteggio gonzaghesco e sforzesco); C. Mozzarelli, Il Senato di Mantova: origini e funzioni, in Mantova e i Gonzaga nella civiltà del Rinascimento ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 23 apr. 1597, da Tommaso di Gasparo del ramo detto della Madonna dell'Orto e da Marina di Vincenzo Pisani, sin dall'adolescenza la sua esistenza - resa [...] dove - esentato dal trasferimento a Lubecca a causa del ritardato avviamento del "congresso" di pace polono-svedese - concertato a Münster finisce col vanificare la prestigiosa funzione implicante "facoltà di concluder e dar parola per la pace" ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] separazione tra le funzionidi giustizia e di polizia. Nel maggio 1777 nasceva il Supremo tribunale di giustizia, preposto degli anni Novanta.
La morte di Giuseppe II, il 20 febbraio 1790, impose il trasferimentodi Pietro Leopoldo a Vienna quale ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] , alla quale per unanime consenso si riconosceva una funzione dirigente e alla quale anch'egli si era organicamente , in un clima di aperto fastidio per lo strapotere dell'"oligarchia finanziaria dell'Olona", il trasferimento della sede sociale a ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] Ferrara che stava ereditando la funzione già di Comacchio nel traffico padano, e distrusse il castrum di Oderzo, che dominava l' il trasferimento a Grado, da quando questa isola era divenuta il rifugio del patriarca aquileiese di fronte al ...
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BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] del 1º ott. 1574 Gregorio XIII lo trasferì dalla chiesa di Alatri a quella di Arezzo "cum pensione scutorum auri mille pro Card personalmente), ampliandone la funzione rispetto a quanto stabilito da Pio IV il 4 ag. 1564. Di questa congregazione così ...
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JACINI, Stefano
Nicola Raponi
Nacque il 26 giugno 1826 da Giovanni Battista e da Maria Grazia Romani a Casalbuttano (Cremona), dove la famiglia possedeva una grande e molto redditizia azienda agricola [...] discussione concernente Roma capitale - contro l'opportunità ditrasferirvi anche la sede del governo.
Lo J. distingueva progresso rispetto a quello, perché insisteva sulla funzione sociale della proprietà fondiaria. Accanto a suggerimenti tecnici ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] 1547.
Si è molto insistito (Zottmann, 1908) sulla funzione delle stampe nordiche come fonti iconografiche per quest'opera, ma trasferimentodi Francesco a Venezia e l'apertura, in questa città, di una specie di filiale della bottega, il rapporto di ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] , Michele e Giacomo per il duomo di Monterotondo, commissionata da Taddeo Barberini prima del suo trasferimento in Francia, avvenuto al principio del 1646 classicista sacchiana funzionava da componente di base arricchita da una trama di suggestioni ...
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CARANTI, Biagio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sezzè Monferrato, oggi Sezzadio (prov. di Alessandria), nel 1839 da Giuseppe, magistrato, e da Emilia Groppello. Dopo aver compiuto i primi studi a Castelnuovo [...] del Risorgimento sostenne in politica estera la necessità di un'alleanza con l'Austria in funzione antifrancese e una vigorosa politica coloniale, e all 18 nov. 1879, che tra l'altro decise il trasferimento della sede a Torino, il C. ottenne con una ...
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trasferimento
trasferiménto s. m. [der. di trasferire]. – L’azione e l’operazione di trasferire, il fatto di venire trasferito. In partic.: 1. Cambiamento di sede, passaggio da una ad altra sede: t. della famiglia da Roma a Milano; il t. della...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...