MASTRILLO, Garzia
Maria Teresa Napoli
– Nacque a Palermo intorno al 1570 da Mario e da Aloisia Corbera.
Il padre, dottore in utroque iure, proveniva da una facoltosa famiglia originaria di Nola, che [...] vita a una dinastia di potenti togati. Ottenuta la naturalizzazione per ductionem uxoris dopo il trasferimento nel capoluogo siciliano – aspetti deontologici della funzione magistratuale e nell’affermare la sacralità di tale funzione con il suo ...
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VERRI, Alessandro
Pierre Musitelli
– Nacque a Milano il 9 giugno 1741 dal conte Gabriele (1695-1782; v. la voce in questo Dizionario), membro del Senato dal 1749, poi reggente al Consiglio d’Italia [...] riguardi del genere umano «in un nuovo programma di scrittura che lo portò ad assumere la funzione più classica del letterato moralista e pedagogo» ( cinque mesi più tardi, dopo il suo trasferimento a Roma, temendo che lo potessero danneggiare alcune ...
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DEVINCENZI, Giuseppe
Paolo Coppini Romano
Nacque a Notaresco (Teramo) il 4 marzo 1814, in una famiglia della borghesia agraria con vasti possessi nel Teramano. Dopo gli studi secondari nel collegio [...] e dalla mancanza di fiducia negli uomini del potere e ogni governo può adempiere alle sue funzioni solo in quanto per un alacre impegno. Dovette provvedere ai problemi del trasferimento della capitale a Roma, che soli sarebbero stati sufficienti ad ...
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FALLETTI, Gerolamo
Franco Pignatti
Proveniva da un'illustre famiglia di Trino (Vercelli) ma originaria di Villafalletta, nel Monferrato. Il padre Guidone e il fratello Niccolò sono ricordati nel De [...] ).
L'unica opera del F. data alle stampe, per i tipi del Giolito, prima del trasferimento a Venezia è la Prima parte della guerra di Alamagna (Venezia 1552), in otto libri, cronaca dettagliata della campagna condotta dagli eserciti imperiali contro i ...
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ARDINGHELLI, Niccolò
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 17 marzo 1503 da Pietro, che fu poi segretario di Leone X. Dovette probabilmente ai rapporti del padre con la corte pontificia la prima dignità curiale, [...] a divergenze di vedute col pontefice, ostile in quel momento all'imperatore per la questione del trasferimento del concilio, e il Sirleto del 1546-47, di pubblicare l'epitome di Teodoreto in funzione antiluterana. Al dotto Cervini non sfuggirono ...
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URBANO VI, papa
Ivana Ait
URBANO VI, papa. – Figlio di Nicolò Prignano, probabilmente proveniente da Pisa ed emigrato a Napoli per motivi politici – era forse un mercante –, e di Margherita Brancaccio [...] del 1378 furono gravidi di conseguenze.
Urbano VI autorizzò il trasferimento ad Anagni dei cardinali come problema italiano. La funzione italiana del papato nel periodo del grande scisma, in Archivio della Società romana di storia patria, LXVII (1944 ...
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MASTROIANNI, Umberto
Francesca Franco
– Nacque a Fontana Liri, in provincia di Frosinone, il 21 sett. 1910 da Vincenzo e da Luigia Maria Vincenza Conte. Nono di dieci figli, compì gli studi ad Arpino [...] ad Arpino e aprì uno studio nel cosiddetto castello di Ladislao. Si trasferì a Roma dopo la guerra, prendendo in via di una «poetica della Resistenza» alternativa a quella di H. Moore.
L’opera, che recuperava la destinazione pubblica e la funzione ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] di teoria delle funzioni all’Università di Roma. Nel 1937 vinse il concorso per la cattedra di analisi matematica algebrica e infinitesimale e fu chiamato dall’Università di Genova in qualità di professore straordinario. Dall’anno 1939-40 si trasferì ...
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MARONCELLI, Piero
Roberto Balzani
– Terzo di cinque figli, nacque a Forlì il 21 sett. 1795 da Antonio, un sensale di modeste condizioni, e da Maria Iraldi Bonnet. Compiuti gli studi classici in città, [...] funzione sociale dell’organizzazione massonica, quanto il ruolo rivestito dalla carboneria all’interno delle forze armate quale elemento di solidarietà e di . Decise così, all’inizio del 1831, ditrasferirsi in Francia, dove restò fino al 1833. ...
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BONCOMPAGNI, Cataldino
Roberto Abbondanza
Dall'anno del suo dottorato bolognese (1397) si può inferire che nacque intorno al 1370. Secondo la generalità degli autori, era figlio di Apollonio da Visso, [...] secondato fino in fondo la decisione di Eugenio IV ditrasferire il concilio a Ferrara, il di quel ceto di giuristi che, in una fase di asserita anche se non veramente accertata mediocrità della metodologia dei commentatori, perpetuarono una funzione ...
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trasferimento
trasferiménto s. m. [der. di trasferire]. – L’azione e l’operazione di trasferire, il fatto di venire trasferito. In partic.: 1. Cambiamento di sede, passaggio da una ad altra sede: t. della famiglia da Roma a Milano; il t. della...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...