Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] , che varia sensibilmente in funzione degli ambiti o tipi di discorso tecnico-scientifico su cui esse si esercitano e del grado di semplificazione/chiarificazione di volta in volta perseguito. A parità di condizioni, infatti, i procedimenti ...
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I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] gialla «segnale di quarantena nelle navi militari», cartellino giallo) e sembra rivestire una funzione delimitante (linea l’originaria dualità di significati in locuzioni connesse da una parte, negativamente, a uno statodi eccitazione emotiva in ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] variabile sia a livello di organico che di repertorio, spaziando da …
mentre corretto sarebbe stato avere, piuttosto, dato che , oppure l’uso delle maiuscole per gli etnici anche in funzione aggettivale, o dei mesi dell’anno nelle date.
È presto ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] . 580)
Come il futuro semplice, anche il futuro anteriore ha funzione concessiva (Berretta 1997; ➔ concessione, espressione della):
(15) avrà (15) il futuro esprime l’ammissibilità di un certo evento o statodi cose, che tuttavia non produce la ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] è ravvisabile nel valore estremo, inappellabile dello stato o condizione espressa dalla base» (Merlini Barbaresi amici. Al posto di migliore e peggiore si trovano anche le forme avverbiali meglio e peggio con funzione attributiva in diverse varietà ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] capire il significato di gattino occorre tirare in ballo la funzione pragmatica dell’alterazione, che permette di marcare in modo perifrasi progressiva è compatibile di preferenza con verbi durativi che prevedono uno stato risultante finale: Anna ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] può essere ricavato se la funzione dell’avverbio sia asseverativa (col significato di «realmente», «effettivamente») o vista nel § 3, di espansione di questo suffisso oltre i limiti del superlativo: è stato applauditissimo; sono sposatissimo).
Al ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] statutodi genere e il valore di neutro.
Un primo gruppo comprende i derivati dal morfema latino didi distinguere tra aggettivi singolari neutri in funzione attributiva (➔ attributo) e aggettivi maschili in funzione predicativa (➔ predicato, tipi di ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] il prefisso in- a participi con funzione aggettivale (per es., inappagato, inespresso): infatti, a differenza di altri prefissi negativi (come dis- agente (3 a.), da verbi pronominali (3 b.) o stativi (3 c.) (Iacobini 2004: 155):
(3) a. ripiovere ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] (o le proposizioni dipendenti) e la frase reggente (cronologia relativa). Queste due funzioni possono essere viste nell’incipit del Principe di Niccolò Machiavelli:
Tutti gli stati, tutti e’ dominii che hanno avuto e hanno imperio sopra gli uomini ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....