Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] possiede, invece, qualcosa come 50.000 geni e un contenuto di DNA estremamente differente, variabile tra 8,8×10⁶ bp e 6,9×10¹¹ bp filogenetica della coppia segnale-recettore ha la funzionedi rendere più efficiente e affidabile l'integrazione tra gli ...
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I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] Una funzione non periodica g(t) divariabile reale può essere intesa come una funzionedi che l'algoritmo può essere generalizzato al caso in cui N abbia piùdi due fattori. In questo caso Cooley e Tukey quantificano la complessità computazionale ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] diritto di essere convinti che la natura è la realizzazione di ciò che può essere immaginato dipiù semplice dal punto di vista variabili caratteristiche del processo in esame, f una funzione vettoriale di x, e al primo membro compare la derivata di ...
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Finito
Antonio Machì
(XV, p. 399)
Matematica del finito
Diversi filoni della ricerca matematica che mostrano particolare vitalità si possono ricondurre all'interesse per i problemi del finito. L'analisi [...] degli studiosi successivi, di gruppi di permutazioni, in quanto l'interesse dei ricercatori era diretto, oltre che al problema della risoluzione delle equazioni in una variabile, allo studio delle funzioni razionali in piùvariabili.La semplicità del ...
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Alla parola affidabilità vengono di norma attribuiti tre diversi significati. Il primo è quello di caratteristica di un'unità tecnologica (sistema o componente) di possedere e conservare nel tempo le qualità [...] base degli N dati registrati è possibile stimare la distribuzione di mortalità 'dei più deboli', ossia la funzionedi distribuzione della variabile Y=min{t1, t2, ....., tn}, tanto più facilmente osservabile quanto maggiore è l'ampiezza n dei singoli ...
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Introduzione. - La teoria delle c. è di recente costruzione, ma, per la sua stessa natura, è oggi già penetrata diffusamente nella matematica. Essa rappresenta, nel pensiero matematico, un momento di sintesi, [...] poiché hom(n1, n2) ha al più un elemento, la composizione dei morfismi è variabile e covariante nella seconda). Esso manda gli elementi 〈A*, B> di C* × C negl'insiemi homC(A, B), e i morfismi 〈f*, g> (con f: A → A′ e g: B → B′), nelle funzioni ...
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I p. a., o p. "stocastici", sono lo strumento matematico per studiare l'evolversi nel tempo dei fenomeni dipendenti da fattori casuali. Come tale essi rientrano nell'ambito del calcolo delle probabilità, [...] dei p.a., li si può vedere come un'estensione delle variabili aleatorie a più dimensioni. Se si lancia due volte un dado, i risultati variabili aleatorie X(t1) e X(t2 − t1) sono indipendenti, con funzionedi ripartizione nota, il che permette di ...
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La t. del c. studia i metodi per capire, governare e modificare il comportamento di sistemi dinamici, naturali o artificiali, al fine di guidarli a raggiungere finalità assegnate. Per sistema dinamico [...] più riprese a scopo illustrativo nel corso della trattazione. Si pensi dunque al problema di regolare la velocità di crociera di un autoveicolo che procede lungo una strada incontrando condizioni variabilidi concetti, quali quello difunzionedi ...
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La t. del c. può essere definita come il ramo della statistica che si occupa specificamente delle rilevazioni campionarie nel loro aspetto metodologico. È difficile, se non impossibile, tracciare in modo [...] in virtù dell'indipendenza delle variabili che consente una maggiore semplicità (ossia esprimerli in funzionedi certi parametri della popolazione le quantità δ e ε, n dovrà essere il più piccolo possibile, compatibilmente con la condizione che ù ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] concepita come spazio, struttura che è stata profondamente studiata anche dal punto di vista dell'algebra moderna. La teoria è stata poi estesa alle funzionidi due o piùvariabili reali, siano esse a valori reali, o vettoriali, o tensoriali, ecc., o ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...