INDICIZZAZIONE
Paolo Baffi
Concetto. - Si ha i. quando a un'obbligazione o prestazione viene assegnato un contenuto monetario variabile in funzione dei valori assunti da un parametro di riferimento. [...] da C. Dumoulin (Molinaeus) nel 1547. Il perseguimento di questo scopo diventa tanto più importante quanto maggiore è la variabilità nel tempo del valore della moneta in termini di merci (o anche di altre monete).
L'accrescersi dell'intensità del ...
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MACRO- e MICROECONOMIA
Giovanni Demaria
Negli indirizzi classico e neoclassico, e specialmente in quelli culminati nei sistemi dell'equilibrio economico generale proposti dalla scuola di Losanna, le [...] è più appropriato nello variabili dipendenti e indipendenti sia nei parametri.
Il caso primo si ha quando le microvariabili indipendenti sono comuni a tutte le n microrelazioni (caso, ad esempio, delle domande individuali in funzione dei prezzi di ...
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Informazione, economia della
Claudio Sardoni
Una definizione ampiamente condivisa in e. della i. è la seguente: l'informazione di un soggetto è costituita dallo stock di dati posseduti sullo 'stato [...] distribuzioni di probabilità oggettive delle variabilidifunzionamentodi un'economia di mercato. D'altra parte, maggiore i. disponibile non può eliminare l'incertezza sul futuro e, quindi, i mercati (in particolare quelli finanziari) funzionanopiù ...
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OCCUPAZIONE PIENA (ingl. full employment)
Gaetano STAMMATI
La definizione di disoccupazione, da cui è necessario partire per arrivare al concetto di "piena occupazione", non è pacifica. Pure la necessità [...] dei salarî e dalla funzione della domanda del lavoro. Attraverso una serie di ipotesi semplificatrici, peraltro tempo, al centro del pensiero keynesiano si profilano le tre note variabili (più o meno) indipendenti, che sono: a) la propensione al ...
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WALRAS, Marie-Esprit-Léon
Alfonso De Pietri-Tonelli
Economista, figlio del precedente, nato a Evreux (Normandia), il 18 dicembre 1834, morto a Clarens, presso Losanna, il 5 gennaio 1910.
Prese le mosse [...] di considerare l'utilità di un bene, come funzione delle quantità consumate degli altri beni; di avere supposto, sempre di proposito, l'utilità intensiva misurabile e di avere anche considerato l'utilità estensiva e intensiva fissa e non variabile ...
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Mercato e società
Luciano Gallino
sommario: 1. La costruzione sociale del mercato. 2. Il mercato come sistema informativo e regolatore sociale. 3. Il fattore tecnologia. Dal mercato-luogo al cyber-mercato. [...] soggetti concreti che, con un grado variabiledi autocoscienza, provvedono a tale elaborazione più caro o di qualità inferiore. Ma tutto ciò non inficia il principio generale della funzione dei prezzi liberamente fissati come i migliori indicatori di ...
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Impresa e società
Franco Maria Amatori
Introduzione
L'impresa è un insieme di azioni svolte da diverse persone ma predeterminate da un piano e dirette e coordinate da una volontà unitaria (cfr. Sombart, [...] genesi del management moderno, dove più volte sottolinea il fatto che le funzionidi supervisione, coordinamento e controllo che e management nei paesi ora considerati, le variabili che appaiono di particolare rilievo, interagenti fra loro e con ...
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Formazioni economico-sociali
Luciano Gallino
Significato, origini ed evoluzione del concetto di formazione economico-sociale
Al concetto di 'formazione economico-sociale' è sotteso fin dalle origini, [...] realizzino in tempi diversi - per scendere a molto meno della metà negli stadi più avanzati. A tali esigenze variabili si deve provvedere con una scuola pubblica di massa, via via adeguata, quanto a programmi e volumi produttivi, alle trasformazioni ...
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Bilancio pubblico
Filippo Cavazzuti
Introduzione
Joseph Schumpeter ci ricorda che a "Goldscheid resterà sempre il merito di essere stato il primo [...] a diffondere la verità che il bilancio 'è lo scheletro [...] funzione).
3. La funzione redistributrice, che deve raggiungere alcuni obiettivi di equità e di redistribuzione dei redditi che le sole forze di Questa tecnica, che è la più diffusa e anche la sola applicata principali variabili macroeconomiche ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] la strada alla ricerca delle soluzioni di governo più idonee per far fronte ai problemi associati variabile dei lavoratori a bassa specializzazione, tenuti a prestare una collaborazione a termine. Ne deriva l'accentuazione della funzione elastica di ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...