Apprendimento canoro
Peter Marler
(Center for Animal Behavior, University of California Davis, California, USA)
Gli uccelli comunicano fra loro mediante un repertorio di vocalizzazioni. I richiami sono [...] sonora oltre ad adempiere alle loro funzioni motorie. Stranamente, uno degli stimoli più forti, specialmente nel centro vocale superiore . Tipicamente i canti di un maschio sordo sono altamente degradati e variabili, mancando di gran parte delle poche ...
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Biologia della conservazione
Alessandro Chiarucci
Sandro Lovari
La 'biologia della conservazione' è una disciplina sviluppatasi recentemente per risolvere i problemi di conservazione delle risorse [...] .
Uno degli aspetti più controversi della biologia della conservazione è quello dell'ecologia del ripristino, disciplina scientifica che ha come finalità il ripristino dello stato originario della struttura e delle funzionidi comunità o ecosistemi ...
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Genetica. Analisi genetica della durata della vita e dell'invecchiamento
Thomas E. Johnson
Christopher D. Link
Invecchiamento, senescenza e longevità sono concetti correlati, relativi a processi per [...] del tasso di sintesi e di degradazione dell'RNA, che mantiene per lo più costante il livello dell'RNA totale. Al livello di mRNA, si osserva una considerevole variabilità fra geni, alcuni dei quali sono attivati e altri repressi in funzione dell'età ...
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Costruzione di tessuti e organi: adesione e riconoscimento tra cellule
Guido Tarone
(Dipartimento di Genetica, Biologia e Chimica Medica Università di Torino, Torino, Italia)
Nei vertebrati sono presenti [...] degli strati più esterni permettono il rigonfiamento e la formazione di una sfera variabilidi catene oligosaccaridiche ricche di acido sialico, in grado di regolare la sua funzione adesiva.
L'alto contenuto di acido sialico, grazie all'abbondanza di ...
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Regole funzionali per decidere
Leslie A. Real
(Department of Biology, Indiana University Bloomington, Indiana, USA)
La rappresentazione accurata ed effìciente dell'ambiente nel quale un organismo vive [...] tra un tipo di fiore blu con una ricompensa costante e un tipo di fiore giallo con una ricompensa variabile, ma in media il tasso di guadagno energetico netto era una funzione non lineare del volume di nettare. Quando l'ape ingeriva più nettare, il ...
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Struttura degli odori e sistemi olfattivi
John J. Hopfield
(California Institute of Technology Pasadena, California, USA)
L'olfatto e il gusto sono i due sensi chimici. Sebbene la differenza sia piuttosto [...] olfattiva ha l'architettura più semplice, che sembra sia divenuta più complessa in aree come l'ippocampo. Uno dei motivi per cui i ricercatori studiano il sistema olfattivo è che potrebbe rivelare alcuni principi difunzionamentodi altre aree della ...
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Etologia, psicologia e scienze sociali
Robert A. Hinde
(St. John 's College, Cambridge, Gran Bretagna)
Lo studio del comportamento animale ha costituito, da sempre, l'obiettivo principale dell'etologia. [...] funzionedi rafforzare i legami tra di loro. Bowlby ha ipotizzato l'esistenza nel bambino di un sistema comportamentale di i fenomeni sociali possono essere compresi solo in termini divariabili sociali.
L'esempio seguente mostra l'importanza delle ...
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Bioenergetica
Vaclav Smil
Il giorno in cui iniziai a scrivere questo testo la temperatura esterna nella maggior parte delle praterie canadesi era inferiore a −30 °C con punte di −40 °C, se si considerava [...] dell'equivalenza delle energie e del modo in cui funzionano il metabolismo animale o la fotosintesi vegetale e batterica di tale enorme variabilità individuale, sappiamo per certo che in termini relativi i reni sono gli organi metabolicamente più ...
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La cromatina e il controllo dell'espressione genica
Gianfranco Badaracco
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Nicoletta Landsberger
Negli eucarioti, il DNA è organizzato nel nucleo in una struttura nucleoproteica [...] da 30 nm formi delle anse di dimensioni variabili da alcune decine di chilobasi fino a piùdi 10 megabasi. Queste anse sarebbero poi pensa che queste possano avere una duplice funzione: alcune di esse potrebbero regolare l'attività della subunità ...
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Metodi comparativi per lo studio del comportamento
John L. Gittleman
(Department of Ecology and Evolutionary Biology, University of Tennessee Knoxville, Tennessee, USA)
II metodo comparativo, utilizzato [...] correlazione tra ognuna di queste variabili e una filogenesi di solito rappresentati graficamente, in scala logaritmica, in funzione degli intervalli didipiù rispetto alla deduzione di una discendenza evolutiva, cioè per fornire precisi intervalli di ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...