Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] maggiormente gli interessi delle classi agrarie dominanti, divise sulla prospettiva di ammodernamento o mantenimento dello status meridionalista. Negli anni successivi alla Liberazione svolse una funzionedi primo piano nel dibattito per l’avvio e l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] che può trasformarsi in espressione degli egoismi di gruppo o diclasse, in abusivismi che assolutamente contrastano con le diventare un habitus mentale) e orienta le scelte in funzionedi un non ben definito «interesse unitario della Nazione» ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] basso livello di materia servile fino all'esercizio di una funzione dirigente" (p.176).
Il tutto entro la cornice di un'ideologia sempre la dispersione di mezzi ingentissimi in "meschini favori diclasse, di casta e di campanile". Subito divampò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] italiano, assolve invece la duplice funzionedi garantire il controllo sociale e di alimentare trasferimenti di risorse finanziarie.
La conseguenza, non determinino un radicale mutamento dei rapporti diclasse della società meridionale e, più in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] la cooperazione può essere usata come arma nella lotta diclasse» e pertanto essa deve stare fuori dal gioco .
A. Magliulo, Gli economisti e la cooperazione, in La funzione sociale della cooperazione, a cura di L. Bagnoli, Roma 2010, pp. 21-57.
M.E ...
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Titoli di credito
Gianni Bonaiuti
Principî generali
Un sistema economico che intenda sfruttare al meglio le potenzialità di una data disponibilità di fattori (materie prime, capitale, lavoro e tecnologia) [...] di sviluppo e di profitto, sintetizzando tale valutazione nell'attribuzione di una classedi merito (rating) dalla quale poi dipenderanno le condizioni di tramite assegno: alla funzionedi pagamento si affianca una funzione creditizia in tutti quei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] però, si è parlato anche di solidarietà diclasse oppure di solidarietà di gruppo, sempre riferendosi a un , e ristabilisce le armonie perturbate [...]. Per tal modo la funzione economica dello Stato, come trova il principio generale e costante ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] ad armi uguali si è lottato» (M. Pantaleoni, La legislazione diclasse e la democrazia, «Giornale degli economisti», s. II, 1902, 24 sostenne le ragioni della libera concorrenza in funzione antitrust e delle nazionalizzazioni dell’energia elettrica, ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] di studi retribuito; nell'estate di quell'anno fu nominato consulente economico del ministero col rango di ministro plenipotenziario di 1ª classe dedicò prima a esercitare una funzionedi freno nel governo di convergenza, in particolare sulla ...
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GAVAZZI
Roberto Romano
La famiglia di imprenditori serici G. - alla quale, solo per i rami presi qui in considerazione, appartengono oltre una sessantina di esponenti maschi - ha segnato una parte importante [...] peraltro di interessanti sensibilità e genuine aperture sul piano sociale (pur in una visione di rigida distinzione diclasse), anche di seta della regione e nel 1820 la sua filanda di Valmadrera, definita dagli esperti "magnifica", era in funzione ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...