Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] verbo può conferire alla costruzione un valore non direttamente derivabile dal significato del nome: per es., prendere in un verbo in combinazione con particolari nomi acquisisce una funzione di supporto non si realizza soltanto con verbi come fare ...
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assiomatizzazione
Processo che riconduce un insieme di conoscenze a principi dai quali l’insieme può essere derivato o dedotto. È possibile distinguere nella riflessione matematica (e in quella filosofica [...] ), che assolveva a una funzione euristica e in quanto tale anche alla funzione di costruzione degli ordini parziali è indipendente se e solo se nessun assioma di G è derivabile dai rimanenti assiomi di G. Importanti contributi allo studio delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni Cinquanta del Novecento furono proposti due approcci allo studio matematico [...] denotati da A, B, C) che sono utilizzati nelle tappe intermedie della derivazioni di frasi;
– P è l’insieme delle regole di produzione (di riscrittura lessico e un calcolo: il lessico è una funzione che associa tipi a parole del linguaggio; il ...
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continuita
continuità proprietà che, in diversi contesti matematici, precisa l’idea intuitiva di mancanza di interruzione. Il passaggio dall’idea intuitiva alla precisazione matematica del concetto non [...] [a, b] è a variazione limitata in tale intervallo ed è uniformemente continua.
Continuità e derivabilità di una funzione reale
Una funzione reale di variabile reale derivabile, in un punto o in un intervallo (a, b), è anche continua in tale punto o ...
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approssimazione
approssimazione (di una soluzione) soluzione di un’equazione – o di un sistema di equazioni – ottenuta attraverso l’utilizzo di metodi numerici e contenente un errore che può essere reso [...] teoremi dell’analisi matematica:
• il teorema di esistenza degli zeri (se la funzione ƒ(x) = 0 è continua nell’intervallo [a, b] e assume del teorema di esistenza degli zeri, se y = ƒ(x) è derivabile una volta in (a, b) e se ƒ′(x) mantiene lo stesso ...
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elettrostatica
elettrostàtica [Comp. di elettro- e statica] [EMG] La parte dell'elettrologia che studia i fenomeni elettrici derivanti da cariche di valore costante e in posizione fissa: per i fenomeni [...] ∇2V(P)=0 per il potenziale V(P), con P punto generico dello spazio anzidetto; se, come generalm. accade, la funzione potenziale è continua, derivabile e con le derivate continue, la soluzione generale di tale equazione esiste ed è unica; si tratta in ...
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massimo
massimo nozione che in matematica ha diverse accezioni.
☐ Per un insieme ordinato (A, ≤) il massimo è un elemento a ∈ A, tale che per ogni x ∈ A risulti x ≤ a. Il massimo può non esistere o perché [...] e i versi delle disuguaglianze. In generale, i punti di massimo o di minimo per funzioniderivabili si chiamano punti stazionari (o punti critici). Quanto detto per funzioni di una variabile si estende a n variabili senza alcuna variazione per quanto ...
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soluzioni, separazione delle
soluzioni, separazione delle metodo per determinare un intervallo chiuso [a, b] in cui l’equazione ƒ(x) = 0 ha una e una sola soluzione; il metodo viene utilizzato nella [...] continua e ƒ(0) = −1 e ƒ(2) = 5; quindi i valori della funzione cambiano di segno agli estremi dell’intervallo considerato (teorema di esistenza degli zeri); inoltre la derivata prima si annulla in
e il valore +0,58 cade all’interno dell’intervallo ...
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derivataderivata concetto fondamentale dellʼanalisi infinitesimale, che trova numerosissime applicazioni anche in tutte le scienze sperimentali. La derivata è una funzione dedotta (o derivata) in modo [...] le sue derivate punto per punto è anchʼessa una funzione di x ed è detta funzionederivata di ƒ(x). La funzionederivata, definita in T, può ammettere a sua volta una derivata, che viene detta derivata seconda di ƒ(x) e designata con ƒ″(x). Se ...
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metodo grafico
metodo grafico insieme di procedure finalizzate alla risoluzione di equazioni, disequazioni e sistemi, basate essenzialmente sullo studio di proprietà grafiche delle curve che rappresentano [...] è continua, allora almeno una radice dell’equazione appartiene a tale intervallo. Se la funzione è derivabile e la derivata ha segno costante in (a, b), la radice è unica nell’intervallo; in caso contrario non si può dire nulla e si procede a ...
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derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....