In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze [...] agli studiosi della scuola di Praga, mentre G.K. Zipf avvertì, sin dal 1929, l’esistenza di relazioni costanti tra la f. e la forma e funzione di una unità linguistica: quanto più una unità linguistica è frequente, tanto più essa tende ad avere una ...
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ricorsività La proprietà di essere ricorsivo, cioè ricorrente. Teoria della r., o della ricorsione, o computabilità, la disciplina che si occupa di fornire una caratterizzazione matematica del concetto [...] f(x) e g(x), si può costruire la nuova funzione F(x) = f[g(x)]; b) regola di induzione: data la costante k e la funzione h(x,y), si può ottenere la funzione f(x) mediante il sistema di equazioni funzionali
c) regola di minimalizzazione che si ...
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Valore generalmente intermedio, determinato secondo vari criteri matematici o statistici, tra i valori assunti da una grandezza della stessa specie.
Media dei dati
In varie questioni matematiche e, in [...] può essere opportunamente interpretata come quel valore numerico costante intorno a cui si distribuiscono i dati o calcolare la m. siano in numero infinito, per es. i valori assunti da una funzione x=x(t) al variare di t in un certo intervallo a ≤ t ≤ ...
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Geologia
Lo spostamento verso il mare della linea di costa. Questo fenomeno (opposto a quello della trasgressione) può verificarsi durante condizioni di stazionarietà o di sollevamento relativo del livello [...] che interpola tutta la distribuzione. Annullando le derivate parziali della funzione minimanda rispetto a β0 e β1 si trova β1=σxy/ in concomitanza dalle variabili Xj, valori che generalmente vengono trattati come costanti, βj (j = 0, 1, …, k) sono i ...
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Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] , assoniche ecc.); si comportano da b. di Brönsted (o di Lewis). La forza di una b. è valutabile in funzione della sua costante di dissociazione, comunemente indicata con Kb.
Economia
Nell’indicazione del cambio la b. del cambio è la quantità fissa ...
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Si definisce l. di un numero reale positivo x rispetto alla base a (reale, positiva e diversa da 1) l’esponente y che bisogna attribuire alla base a per ottenere il numero x; il l. di x nella base a si [...] e arg z è l’argomento del numero complesso z. L’argomento di w è definito a meno della costante additiva 2kπ, con k intero arbitrario. In altre parole, il l. nel campo complesso è una funzione a infiniti valori, e ciò non sorprende in quanto è la ...
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Agraria
Legge del minimo
Legge che afferma che la quantità della produzione è regolata dall’elemento nutritivo contenuto nel terreno in proporzione minima rispetto agli altri. Corrisponde alla legge dei [...] polinomi dati; esso è determinato a meno di una costante moltiplicativa non nulla. Se di due polinomi è noto Con lo stesso nome si indica il metodo per trovare, tra le funzioni di un certo tipo, quella che meglio approssima certi dati numerici. Più ...
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Letteratura
Narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole adombrare una verità o illustrare un insegnamento morale o religioso; nell’ebraismo rabbinico la p. [...] asse polare (fig. 1).
La lunghezza dell’arco OP⁀ di p. in funzione dell’ascissa x del suo estremo P è data da:
Il raggio di dato anche alle curve di equazione: ym = pxn (p costante), tra le quali è particolarmente notevole la p. semicubica, ...
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molteplicità In matematica, m. d’intersezione di più varietà algebriche in un punto comune è il numero intero positivo che si associa a ogni punto comune a due o più varietà algebriche e che denota (in [...] tutti i modi possibili, rimangono generiche, e accade che un numero costante v degli m ∙ n punti suddetti tende al punto P, Con lo stesso significato si parla anche di m. degli zeri della funzione f(x). Per riconoscere la m. di una radice vale il ...
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Matematico tedesco (Breselenz, Hannover, 1826 - Selasca, presso Intra, 1866). Autore di fondamentali lavori, seppur non numerosi, che hanno aperto diversi campi di ricerca nella matematica moderna. In [...] fondò una vera e propria nuova teoria delle funzioni di variabile complessa. In particolare, egli dedusse che una funzione di variabile complessa si può sempre definire in un campo, a meno di una costante, quando sono dati i valori della parte reale ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
stabilizzatore
stabiliżżatóre agg. (f. -trice) e s. m. [der. di stabilizzare; cfr. fr. stabilisateur]. – 1. agg. Che stabilizza, che ha la proprietà, la capacità e la funzione di stabilizzare: elementi, interventi s. della situazione economica;...