FAVERO, Giuseppina, detta Mafalda
Maurizio Tiberi
Nacque il 5 genn. 1905 da Umberto, commerciante, e da Angelina Naldi a Portomaggiore (Ferrara). Fu battezzata col nome di Giuseppina ma sin dall'inizio [...] dell'istituto musicale), scelte da lui in funzione della bella e rotonda vocalità della giovane artista di Manon Lescaut cui fu chiamata a partecipare per il concerto di riapertura della Scala ricostruita, che A. Toscanini diresse l'11 maggio 1946 ...
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FRAZZI, Vito
Gianluigi Mattietti
Nacque a San Secondo Parmense il 1° ag. 1888 da Antonio e Dina Allegri. Studiò al conservatorio di Parma, diplomandosi in organo nel 1907, con A. Galliera, e in composizione [...] da N. Tommaseo. Ancora per un concorso intitolato a Verdi e bandito dal teatro alla Scala, nel 1920, scrisse un brano per coro , derivante da un rapporto di successione, mentre la funzione fondamentale del sistema è quella di dominante (la ragione ...
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PALMERINI, Luigi Stefano
Michele Vannelli
PALMERINI, Luigi Stefano. – Figlio di Petronio e di Rosalia Capponegri, nacque a Bologna il 26 dicembre 1768 nella parrocchia di S. Giovanni Battista dei Celestini.
Fra [...] carica di maestro di cappella rimase vacante e le funzionia essa associate furono affidate agli organisti, che si avvicendarono di difficoltà crescente (scale armonizzate, bassi numerati, versetti da elaborare in imitazione). A detta di Fétis ( ...
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MARCOLINI, Maria (Marietta)
Saverio Lamacchia
Secondo tutti i dizionari musicali la M., una delle cantanti più apprezzate nei teatri italiani dei primi due decenni dell'Ottocento, sarebbe nata a Firenze [...] i melodrammi venivano composti per lo più in funzione delle prerogative drammatico-musicali dei cantanti, appare verosimile ; e solo basterebbe a renderla sublime". In una delle tante riprese successive (alla Scala nell'estate 1815, allorquando ...
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ALBONESI, Afranio degli
Luigi Ferdinando Tagliavini
Nato ad Albonese (Lomellina) nella seconda metà del sec. XV (circa 1460-1467), si trasferì ancor giovinetto alla corte di Ferrara e in questa città [...] sinistro, aveva funzione analoga a quella del sacco delle zampogne e collegava il primo mantice con lo strumento. Il phagotus veniva appoggiato sulle ginocchia dell'esecutore; la colonna azionata con la mano destra produceva la scala ...
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BUSI, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Bologna il 28 sett. 1833 da Giuseppe e da Maria Passarotti.
Giuseppe, nato a Bologna (1808), studiò musica con i maestri Palmerini e T. Marchesi e fu noto dapprima [...] organizzando concerti, scrivendo abitualmente composizioni per la sacra funzione annuale e come membro delle commissioni d'esame 26 dic. 1974 al teatro alla Scala di Milano.
Fu suo fratello Leonida, nato a Bologna il 4 maggio 1835, noto giureconsulto ...
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COPPOLA, Piero
Giancarlo Landini
Nacque a Milano l'11 ott. 1888 da Vincenzo e da Teresa Angeloni, entrambi cantanti, e l'avvio agli studi musicali divenne una scelta logica, se non quasi obbligata. [...] al Regio di Torino e alla Scala, direttore d'orchestra a Modena, Firenze e Bologna. Fu anche a Bruxelles (1913), Londra (1914 e del materiale sinfonico.
A leggere le sue relazioni, la prima tenuta nel 1937, dal titolo La funzione educatrice del disco ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
scalare1
scalare1 agg. e s. m. [dal lat. scalaris, der. di scalae -arum «scala» (v. scala)]. – 1. agg., non com. Fatto o disposto a scala; più com. in senso fig., che cresce o decresce gradualmente, graduato in progressione. a. Detto delle...