Geologia
Superfici di d. sismica Superfici a cui corrisponde un cambiamento repentino (d. di primo ordine) o graduale (d. di secondo ordine) di velocità delle onde sismiche. Esse separano involucri sferici [...] , sia nel mantello, sia nel nucleo terrestre.
Matematica
Punto di d. di una funzione è un punto P0 (di accumulazione per l’insieme in cui è definita la funzione) in cui la funzionef(P) non è continua. Ciò può accadere in diversi modi: i due limiti ...
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In matematica, operazione eseguita su una funzione di variabile reale o complessa per determinare l’area delimitata dalla funzione stessa e dall’intervallo su cui è definita. Il termine s’incontra per [...] in punti degli stessi archetti; se, in particolare, C appartiene al piano xy (fig. 4) e la funzionef, sostituita ora da una funzione di due variabili z=f(x, y), non è mai negativa su C, l’i. curvilineo fornisce l’area della porzione di superficie ...
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Economia
P. economica Il complesso degli interventi dello Stato nell’economia, realizzati spesso sulla base di un piano pluriennale (in questo senso il termine si alterna, nell’uso, con pianificazione). [...] x2, …, xn), …, gm(x1, x2, …, xn), supposte dotate di derivate parziali continue, i punti P(x1, x2, …, xn) di minimo relativo della funzionef(x1, x2, …, xn) nell’insieme Rg definito dalle condizioni: g1(x1, …, xn)≥0, …, gm(x1, …, xn)≥0, x1≥0, …, xn≥0 ...
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Biologia
C. del plasma germinale
Teoria biologica di M. Nussbaum e A. Weismann, secondo la quale il ‘plasma germinale’, portatore dei caratteri ereditari, contenuto nelle cellule germinali o gameti, non [...] ε positivo piccolo a piacere, a esso corrisponde un numero δ>0 tale che, per ogni x soddisfacente la limitazione
Una funzionef (x) che sia continua in ogni punto di un intervallo si dice continua in quell’intervallo. Più in generale si dice ...
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zero Primo numero della successione naturale 0, 1, 2, 3 ecc., unico numero naturale che non sia il successore di un altro; come numero cardinale indica la mancanza di ogni unità, cioè il numero cardinale [...] sia sempre zero.
La parola z. è anche usata nel senso di punto di annullamento (uno z. di una funzionef(x) è un qualsiasi valore x̄ della x per il quale f(x̄)=0). Z. di un polinomio è ogni sua radice; molteplicità dello z. è l’ordine di molteplicità ...
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Parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note [...] .
Oltre agli usi sopra indicati, le p. possono averne altri. P. tonde Per indicare una funzionef di una o più variabili indipendenti si scrive f(x) e f(x1, x2, …, xn) rispettivamente; (A, B) può rappresentare il massimo comune divisore dei numeri ...
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convessità Una figura (piana o solida) è detta convessa se, dati due suoi punti qualunque, il segmento che li congiunge appartiene interamente alla figura. Più in generale questa definizione si applica [...] è un ramo, in pieno sviluppo, della matematica (a partire dagli studi di H. Minkowski, C. Carathéodory, D. Hilbert ecc.). Funzioni convesse Una funzionef è convessa in un dominio convesso C (per es., un intervallo) se per ogni x, y in C si ha
con ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero [...] anche inverso di α, quel numero β tale che αβ=1.
Si dice funzione r. (o anche reciproca) di una funzionef(x) la funzione ϕ(x)=1/f(x) definita per quei valori di x per cui f(x)≠0. Equazione r. Equazione algebrica che, con ogni radice, ammette la sua ...
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Operatore vettoriale, di simbolo ∇, avente componenti
,
mediante il quale, nell’analisi vettoriale, si esprimono facilmente il gradiente, la divergenza, il rotore e il laplaciano. Precisamente, il gradiente [...] risulta dato dal prodotto, in senso operatorio, del vettore ∇ per la funzionef, e così la divergenza e il rotore della funzione vettoriale v sono espressi rispettivamente dal prodotto scalare e dal prodotto vettoriale di ∇ per v; il prodotto scalare ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] dove W(w) è la trasformata di Fourier della w(t). Viene anche imposta la normalizzazione
La t. a wavelet di una funzionef∈L2(R) è definita come:
mentre la t. inversa si ottiene da:
La wavelet prototipo può essere scelta secondo vari criteri di ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....