Quarta lettera dell’alfabeto greco (δ, Δ), corrispondente alla d dell’alfabeto latino.
Fisica
La lettera δ è usata come simbolo di distanze o lunghezze relativamente piccole, di deviazioni e deflessioni, [...] i raggi δ ➔ raggio.
Matematica
Il simbolo δf rappresenta, nel calcolo delle variazioni, una variazione della funzione o del funzionale f; in meccanica razionale, il simbolo δP rappresenta uno spostamento virtuale infinitesimo del punto P; la lettera ...
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In matematica, concetto introdotto nel 1935 da H. Whitney in relazione a problemi di topologia e geometria delle varietà. Ha dato luogo a una teoria che ha avuto un enorme sviluppo, specialmente in connessione [...] spazi vettoriali (A. Grothendieck, M.F. Atiyah, F. Hirzebruch) e ha condotto alla costruzione di nuovi invarianti topologici. Una funzione continua p: E→B è un f. con spazio totale E, spazio di base B e spazio fibra F se esiste un ricoprimento aperto ...
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trascendente In matematica, funzione t., ogni funzione non algebrica, nella quale cioè il legame tra la variabile dipendente y e la variabile indipendente x non può essere espresso da una relazione del [...] y)=0, con f polinomio in x e y. Le funzioni t. che per prime si presentano sono la funzione logaritmica (y=logx, in particolare, y=lnx), la funzione esponenziale (y=ex), le funzioni circolari o trigonometriche (seno, coseno, tangente ecc.) e le loro ...
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Particolare tipo di procedimento, usato in logica matematica e soprattutto nella teoria della ricorsività, nel quale si fa uso dell’operatore di m., o operatore-μ, che consente di definire in modo opportuno [...] «il più piccolo x tale che risulti vero l’enunciato Px». In generale, per definire una funzione (x1, ..., xn) a partire da una funzione nota g(x1, ..., xn, y), per m. di y, si usa la formula:
f(x1, ..., xn) = μy[g(x1, ..., xn, y) = 0]
che si legge ...
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Matematico tedesco (Hildesheim 1859 - Zurigo 1919), prof. (1884-92), all'univ. di Königsberg, poi, fino alla morte, al politecnico di Zurigo. Socio straniero dei Lincei (1913). A soli 17 anni, quando era [...] di corrispondenza, sulla superficie di Riemann con punti di diramazione assegnati, sugli zeri di una funzione olomorfa f(z), limite di una successione di funzioni olomorfe (teorema di H.), sul numero delle soluzioni di una congruenza in una incognita ...
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Logico e matematico statunitense (Augustów, Polonia, 1897 - New York 1954); prof. (1944) all'univ. di New York. Nel 1921 diede la prima dimostrazione della completezza sintattica del calcolo proposizionale [...] potesse assumere non solo i due valori di verità V e F, ma un valore qualunque tra n valori. Nel 1936 definì il , cioè, che o sono vuoti o sono codominî di una funzione ricorsiva. Nel 1947 dimostrò l'impossibilità di risolvere il problema della ...
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In matematica, equazione r. (o assolutamente r.) di Galois di una data equazione algebrica f(x)=0 è una particolare equazione algebrica collegata con la risoluzione della f(x)=0: la conoscenza di una sua [...] radice qualunque permette di trovare le radici di f(x)=0. Un precedente storico, per il caso particolare delle equazioni di . Nucleo r. di un’equazione integrale È un’opportuna funzione che interviene in un certo procedimento iterativo per risolvere l ...
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In matematica, si dice l. (in uno spazio euclideo En a n dimensioni) un insieme di punti di En tutto contenuto in una sfera avente per centro l’origine di En.
Si dice l. superiormente (o inferiormente) [...] caso esiste un numero reale M tale che ogni elemento dell’insieme abbia valore assoluto a esso inferiore.
Una funzione reale f(P) si dice l. superiormente in un insieme A (contenuto nel suo insieme di definizione), quando risulti l. superiormente ...
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scaloide Successione di parallelogrammi o di parallelepipedi aventi una base sopra una determinata retta o un determinato piano, e tali che due successivi abbiano un lato o una faccia sovrapposti. Il termine [...] si usa nella teoria dell’integrazione; per es., data una funzione y=f(x), definita in un intervallo (a, b), si dice s. inscritto o circoscritto alla curva y=f(x) lo s. costituito dai rettangoli che hanno per base n segmenti Δx1, Δx2,..., Δxn in cui ...
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Matematico (Karaduli, Kazan´, 1903 - Mosca 1959), prof. di meccanica razionale a Kazan´ (1930) e poi a Mosca (1940). I suoi contributi alla teoria della stabilità sono stati rivalutati alla luce dei successivi [...] sviluppi della teoria stessa; in partic., ha mostrato che un punto di equilibrio x0 del sistema x′=f(x) è instabile se esiste una funzione V(x) differenziabile in un sottoinsieme A del dominio D delle x tale che V(x)>0, V′(x)>0 per xεA, V(x)=0 ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....