Oppioidi
Vittorio Erspamer
Vengono definiti oppioidi i farmaci (naturali, semisintetici o sintetici) che presentano gli effetti dell'oppio e del suo costituente principale, la morfina. Lo stesso termine [...] . Meno certa è l'individuazione di altri recettori. La funzione dei peptidi oppioidi è ancora largamente oscura, fatta eccezione per neuroscience, Boston-Basel-Stuttgart, Birkhäuser, 1987.
F. Clementi, G. Fumagalli, Farmacologia generale e molecolare ...
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Costituzione
Domenico Casa
Antonella Liberti
Luca Enrico Ruscitti
La costituzione è la combinazione di caratteri morfologici, fisiologici e psichici che caratterizza un individuo. Nel linguaggio comune [...] , negli anni Cinquanta del 20° secolo, J.D. Watson e F.H.C. Crick individuarono la struttura a doppia elica del DNA. La genetico). Gli aminoacidi compongono le proteine, la cui funzione dipende dalla loro specifica ordinata sequenza che è collineare ...
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Ipnosi
Camillo Loriedo
L'ipnosi (dal francese hypnose, derivato dal greco ὕπνος, "sonno") è uno stato psicofisico caratterizzato da modificazioni della coscienza affini a quelle del sonno e con prevalenza [...] lecito supporre che la trance avesse una duplice funzione. Alcuni profeti se ne servivano per fare profezie L'ipnosi in medicina, in id., Opere, 4° vol., Roma, Astrolabio, 1984).
f. granone, Trattato di ipnosi, Torino, UTET, 1989.
m.a. gravitz, Early ...
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FORNI, Giuseppe Gherardo
Salvatore Vicario
Nato a San Giovanni in Persiceto (Bologna) da Francesco Giovanni, notaio, e da Giuseppina Lodini il 6 febbr. 1885, compì gli studi liceali a Bologna, quindi [...] impiantatovi e diretto da A. Busi, il primo in funzione a Bologna. Si dedicò molto presto alla ricerca scientifica, generale, in urologia e in anestesiologia. Nell'ateneo bolognese il F. fu anche preside di facoltà dal 1947 al 1956 e rettore ...
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CALIFANO, Luigi
Giancarlo Vecchio
Nacque a Salerno il 12 ott. Igoi da Giuseppe, magistrato, e da Elimena Maida. Orfano di padre, fu educato da uno zio paterno, Salvatore, che gli comunicò una profonda [...] facoltà di medicina e chirurgia, allora diretto da F. Pentimalli, noto, fra l'altro, per alcu di scienze med. e chir., CXXX (1976), pp. 1-11; A. Merola, Le funzioni degli orti botanici e dei musei naturalistici nel pensiero di L. C., in Delpinoa, n. ...
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Mania
Adolfo Pazzagli
Il termine mania (dalla radice greca μαν- del verbo μαίνομαι, "smaniare, essere pazzo") era usato un tempo nel linguaggio medico per indicare vari tipi di affezioni psichiche ed [...] periodici controlli della litiemia e il monitoraggio della funzione renale e di altre variabili biologiche. Ciò goodnik, Clinical and research perspectives, Washington, APA Press, 1998.
f.k. goodwin, k.r. jamison, Manic depressive illness, New York ...
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GAYDA, Tullio
Giuseppe Armocida
Paolo Zampetti
Nato a Roma, in una famiglia torinese, da Stefano e da Clotilde Stratta il 19 ott. 1882, dopo aver completato gli studi classici si laureò in medicina [...] sulla produzione di anidride carbonica nel cuore isolato funzionante, in Zeitschrift für allgemeine Physiologie, XIII [1911 capitoli nel I volume del Trattato di fisiologia diretto da F. Bottazzi (ibid. 1937): Fisiologia generale dei tessuti ...
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GERIN, Cesare
Giuseppe Armocida
Nato a Trieste il 6 ott. 1906 da Gioacchino e da Mercede Valle, studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna conseguendovi la laurea a pieni voti e con la lode [...] tanto che in assenza di una modificazione di funzione in senso peggiorativo, indipendentemente dal rapporto giuridico fino al 1977, con aggiornamento legislativo del 1980, in coll. con F. Antoniotti - S. Merli.
Insignito di molti premi e membro di ...
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GIANNUZZI, Giuseppe Oronzio
Francesca Vannozzi
Nato ad Altamura, presso Bari, il 16 marzo 1838 da Ottavio e da Vitanicola Simone, dopo aver concluso gli studi liceali entrò in seminario, che lasciò, [...] médecine, s. 4, 1863, 2, pp. 170-177, in coll. con F. Nawrocki). Durante il periodo parigino, egli pubblicò anche i risultati di una sua è dovuto a un'azione riflessa e non a una funzione automatica del midollo spinale; e proseguì i suoi studi sui ...
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Sadismo
Vittorio Volterra
Il termine sadismo venne coniato, nel 1869, dallo psichiatra R. von Krafft-Ebing, che lo derivò dal nome del marchese D.-A.-F. de Sade, scrittore francese del 18° secolo. Designa [...] deve porre come obiettivo non tanto la scomparsa della parafilia, bensì la modificazione delle relazioni oggettuali e del funzionamento dell'Io, e l'integrazione del comportamento perverso con il resto della personalità. In genere, la prognosi deve ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....